Si sente svenire mentre è a guardare la partita di calcio del figlio: l’immediato soccorso della Pubblica assistenza gli salva la vita. Trasferito all’ospedale del Cuore, è ora fuori pericolo. Una storia a lieto fine che arriva da Carrara: il 40enne che lavora come incursore della Marina militare a Spezia era sugli spalti ad assistere con la famiglia a una partita di Giovanissimi. "A un certo punto – racconta Vittorio Menconi, autista di ambulanza dell’associazione guidata dal presidente Fabrizio Giromella – si è sentito come mancare. Provvidenziale l’allarme lanciato dai suoi familiari. Siamo arrivati in cinque minuti al campo sportivo. Aveva tutti i sintomi di un infarto. L’abbiamo caricato sulla barella e, mentre gli facevamo l’elettrocardiogramma, ha avuto un arresto cardiaco ed è addirittura svenuto. Abbiamo iniziato a massaggiare, per poi proseguire con il ’Lucas’, uno strumento automatico che permette di andare avanti con il massaggio senza che l’operatore si stanchi. Il ragazzo ha ripreso il ritmo del cuore. Nel tragitto c’è stato un rendez vous con l’automedica. Il ragazzo non era stabile, quindi è stato necessario ’scaricare’ altre tre volte. Alla fine – conclude – il ragazzo è stato trasportato all’Opa".
Con Menconi anche la volontaria Veronica Veschi e l’infermiera dell’Asl Arianna Ambrosi. "è stato fondamentale – spiega Veschi – mantenere la calma e lavorare di squadra. Sono cinque anni che presto servizio in ambulanza: di solito sono gli anziani che vengono colpiti da questi arresti, vedere un giovane in difficoltà fa sempre impressione".
"La cosa fondamentale – spiega l’infermiera dell’Asl – è il tempo e la velocità di arrivo sulla richiesta di aiuto. Fortunatamente eravamo vicini. La possibilità di effettuare un incontro con il medico nel tragitto verso la destinazione è fondamentale, perché praticamente il ragazzo è stato trattato come se fosse stato in ospedale già da quando l’abbiamo preso in carico. Il paziente è stato fortunato".
Alfredo Marchetti