Kabir Bedi a Firenze per il festival di cinema indiano River to River

All'attore sarà dedicata anche una maratona della serie televisiva Sandokan di Sergio Sollima

Kabir Bedi in Sandokan

Firenze, 2 dicembre 2016 - Prosegue il calendario di appuntamenti della 50 giorni di cinema di Firenze, che si arricchisce di una kermesse completamente dedicata al cinema indiano. Stiamo parlando di River to River Florence Indian Film Festival, l’unica rassegna italiana dedicata alle produzioni cinematografiche dell’India, che compie quest’anno sedici anni con un ospite d’onore davvero speciale: Kabir Bedi. In occasione dell’inaugurazione del festival l’attore riceverà dal sindaco Dario Nardella le Chiavi della Città di Firenze. In occasione della serata inaugurale del festival, sabato al cinema La Compagnia alle 20.30 l’attore riceverà dal sindaco Dario Nardella le Chiavi della Città di Firenze, ovvero la riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte di Firenze.

Noto al pubblico italiano per la sua celebre interpretazione nella serie televisiva Sandokan, Kabir Bedi sarà protagonista del film Mohenjo Daro del regista Ashutosh Gowariker, in programma in prima italiana al festival domenica 4 dicembre, alla presenza anche del regista. Dedicata a Kabir Bedi anche una maratona della serie televisiva Sandokan di Sergio Sollima, recentemente scomparso all'età di 94 anni.  In totale saranno venticinque i film presentati da sabato 3 a mercoledì 8 dicembre 2016 in questa edizione di River to River Festival, tra prime nazionali, europee e mondiali. A fare da tema portante la figura femminile che sarà al centro di tutte le proposte in rassegna, a partire dai documentari. Come “In her words - a journey of indian women” di Annie Zaidi ripercorre il ruolo della figura femminile nella cultura indiana attraverso le voci di attiviste, ricercatrici e antropologhe indiane (8 dicembre, ore 11), a cui seguirà l’incontro L’India è donna? Cliché culturali e mutamenti dei ruoli femminili tra cinema e teatro (ore 11.50). Tra gli altri documentari in programma “Little India Big Business” di Bal Brach riflette sul business dei matrimoni indiani in Canada (6 dicembre, ore 16.30), mentre “Desiring the city” di Oindrila Duttagupta è dedicato alle donne di Mumbai e ai loro desideri (5 dicembre, ore 18). Oltre ai documentari, tanti anche i film in concorso, dalle produzioni commerciali a film più impegnati, capaci di offrire importanti spunti di riflessione. Tra questi “Jugni – Firefly” di Shefali Bhushan dedicato alle aspirazioni di una giovane musicista in un paesino del Punjab (lunedì 5 dicembre, ore 20.30), “Parched” della regista Leena Yadav, sulle vicende di quattro giovani donne nella società maschilista del Rajasthan, e “Leeches”, corto di Payal Sethi sui matrimoni combinati. Tra le novità di quest’anno le Web series con una selezione delle puntate di “Permanent Roommates”, tra le più viste al mondo: dopo tre anni di relazione a distanza tra l’India e l’America, un’inusuale coppia di fidanzati opta per una convivenza a Mumbai, che si rivela piuttosto complicata. Due gli eventi collaterali al festival: la mostra fotografica Concrete Flowers di Francesca Manolino presso la Fondazione Studio Marangoni (via San Zanobi 19r, Firenze) e corso di cucina indiana A taste of india con la chef Angela Alessi (lunedì 5 e martedì 6 dicembre, dalle 18 alle 22, presso la scuola di cucina di Cescot Firenze; quota di partecipazione 25 euro). Per maggiori informazioni sul corso di cucina contattare il numero 055/2705306. Per il quarto anno consecutivo, infine, il River to River Festival si trasferirà allo Spazio Oberdan di Milano a febbraio 2017, con il meglio dell’edizione fiorentina, in collaborazione con la Cineteca di Milano. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale, sottotitolati in italiano e in inglese, presso il Cinema La Compagnia (Via Cavour 50r). Biglietti: 6 euro; 10 euro giornaliero; abbonamento festival 40 euro.