Nell’anno di Cosimo I, la Chimera torna ad Arezzo. Non per sempre, come un’antica querelle vorrebbe in nome dei campanili. Ma in questa storia, oggi, non c’è alcun campanile a mettersi di traverso. C’è piuttosto, il progetto di riportare il simbolo della città dove è stato scoperto, e guarda caso proprio al tempo di Cosimo I e Giorgio Vasari. C’è un filo che lega i due personaggi della storia, ancora vivo nelle opere tra Firenze e Arezzo.
Lo annuncia il governatore Eugenio Giani e il sindaco Alessandro Ghibellini incassa il risultato di una richiesta fatta a suo tempo e circoscritta a un prestito a tempo. "È l’anno giusto per organizzare il rientro della Chimera ad Arezzo come omaggio alla città nel’anniversario di Cosimo I e di Giorgio Vasari. Penso a una mostra temporanea di alcuni mesi". A breve la Regione lancerà il bando con un budget di duecentomila euro per i comuni "nei quali si sviluppò l’attività di Cosimo I e che promuoveranno iniziative. Riportare temporaneamente la Chimera ad Arezzo, penso sia il modo migliore per ricordare Cosimo I. Ne parlerò con il ministro Sangiuliano e sono convinto della sua sensibilità rispetto al’evento nel’anno in cui celebriamo anche Vasari che del Granduca è stato il vero ministro della cultura con la realizzazione dei monumenti più importanti".
Dal Corridoio Vasariano al progetto degli Uffizi, alla ristrutturazione di Palazzo Vecchio e il capolavoro del Salone dei Cinquecento, solo per citarne alcuni. "Un legame solido tra due uomini che hanno fatto grande la storia di Toscana: entrambi sono morti nel 1574, a pochi mesi di distanza", sottolinea Giano che ha già messo in moto la macchina organizzativa delle celebrazioni. Da Firenze la notizia rimbalza a Palazzo Cavallo dove il sindaco Ghinelli gongola: "Mi fa molto piacere quanto annunciato dal presidente Giani al quale, presentai la richiesta sulla Chimera per un evento temporaneo, quando era candidato alla presidenza della Regione. Sta onorando una promessa fatta e ne daremo completa e compiuta ragione il giorno in cui la Chimera sarà in una delle sale che ospiteranno il grande evento dell’anno vasariano al quale stiamo lavorando".
Un doppio incrocio che arricchisce l’offerta culturale della città che si prepara a celebrare Vasari con una esposizione unica nel suo genere: al centro otto capolavori già richiesti ai maggiori musei mondiali. Tra questi, il Metropolitan di New York e la National Gallery di Londra. E il ritorno della Chimera sarà il sigillo.
Lucia Bigozzi