La Toscana dei presepi, che favola. La Natività vive fino all’Epifania. Mostre e itinerari nei luoghi sacri

Da Pisa a Siena e Firenze, ce ne sono di tutti i tipi: viventi, artistici in terracotta e persino meccanizzati

La Toscana dei presepi, che favola. La Natività vive fino all’Epifania. Mostre e itinerari nei luoghi sacri

La Toscana dei presepi, che favola. La Natività vive fino all’Epifania. Mostre e itinerari nei luoghi sacri

Viventi, artistici e meccanizzati, esposti lungo intere strade e persino attraverso percorsi da da un paese all’altro. E ancora mostre e itinerari sui monti sacri. La tradizione del presepe semba un infinito corteo che si snoda fra i mille borghi della Toscana, grandi e piccoli, capace di coinvolgere e riunire le intere comunità, che si dedicano con passione e professionalità alla realizzazione degli allestimenti. Sarà che quest’anno si celebra l’ottavo centenario dalla prima rappresentazione della nascita di Gesù, messa in scena da San Francesco a Greccio. Sta di fatto che tutta l’Italia risplende di presepi, per lo più annunciati dall’associazione Terre di Presepi (www.cittadeipresepi.com), con gli appuntamenti regione per regione.

In Toscana c’è solo l’imbarazzo della scelta. A cominciare dai presepi viventi, molti dei quali proseguono fino all’Epifania. Come a Badia S. Savino (Pisa), dove il 7 gennaio, dalle 15 alle 19, la Natività è ambientata all’anno zero con più di cento figuranti.

Via dei presepi a Casole d’Elsa (Siena) il 1, 6 e 7 gennaio (dalle 15 alle 19) con "Praesepium", il primo grande spettacolo open air sulla natività. Grande presepe scenografico narrato a Gricignano, Sansepolcro (Arezzo).

Aperto fino al 7 gennaio a Legoli, Peccioli (Pisa) il presepe con oltre 100 figuranti e molte scene di vita contadina. Si svolge in piazza della Repubblica Montefoscoli a Palaia (Pisa) nel giorno dell’Epifania alle 15, "La vita di Cristo, la vita di un uomo". A Pescia (Pistoia) 6 e 7 gennanio (15-18), il fiume fa da scena a "Francesco" una delle più suggestive rappresentazioni italiane con oltre 200 figuranti.

In provincia di Firenze, presepe vivente per l’Epifania nella chiesa di Decimo a San Casciano con più di cento figuranti, mentre a Campi Bisenzio in via Lavagnini, fino all’8 gennaio, riproduzione a grandezza naturale di un villaggio della Palestina.

E presepe in terracotta a grandezza naturale realizzato dagli artigiani del luogo in Piazza Buondelmonti anche all’Impruneta. A Firenze in via Capo di Mondo 34, fino al 2 febbraio è allestito il presepe elettromeccanico don Orione, circa 50 metri quadrati in 9 scene che dalla creazione del mondo conducono alla Resurrezione.

A Cerreto Guidi (Firenze), fino al 14 gennaio si può ammirare il più grande presepe italiano all’uncinetto, che affianca altre 100 natività nel centro storico.

E se a Regnano, Casola (Massa), il paese è allestito con i 200 presepi dalla compagnia del Guiterno; a Sorano (Grosseto) fino al 6 gennaio è visitabile "Prepara la culla è Natale", titolo di un percorso nella "Matera toscana", dove si incontrano circa 70 natività artistiche.

Al Santuario di Chiusi della Verna (Arezzo, mostra dei presepi d’Italia e "L’acqua risorsa finita" presso "Granello di Senape", presepe meccanizzato nella sede della Pro Loco, via dei Presepi, nella parte antica del paese. Presepe vivente francescano il 6 gennaio.

Al Lido di Camaiore (Lucca), via delle Camelie, altro presepe meccanico scenografico e 1500 presepi dal mondo in mostra. Così come a Montignoso, Gambassi Terme (Firenze), c’è la vita di Gesù rappresentata a grandezza naturale, visitabile tutto l’anno. Mentre nella Chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa Pallerone, Aulla (Massa), la bellezza di uno dei presepi meccanizzati più longevi d’Italia per raccontare la natività. La Garfagnana ha poi un suo itinerario per i presepi che tocca ben nove località.

Olga Mugnaini