L’attualità dell’antica Roma. Un impero infinito ancora vivo

Aldo Cazzullo con il suo ultimo libro stasera al Teatro della Comunità Giovanile San Michele

Nell’enciclopedia della storia del mondo l’Impero romano ha avuto un inizio e trovato una fine. Nella realtà invece, non è mai caduto. Nella sua perenne attualità, l’antica Roma vive ancora, anzi, è più viva che mai. La abitiamo spesso inconsapevolmente, ma è ovunque attorno a noi.

A condurci sulle sue tracce, ci pensa la lettura acuta e illuminante di "Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito" (ed. HarperCollins), il libro di Aldo Cazzullo che stasera alle 21 il giornalista presenta al Teatro della Comunità Giovanile San Michele, in dialogo con la direttrice di Qn La Nazione, Agnese Pini, e lo scrittore e sceneggiatore Cosimo Calamini, introdotti da Eva Carrai e dal padrone di casa Maurizio Cammilli. Per tutti questi secoli dunque, il cuore dell’antica Roma non ha mai smesso di battere. Basti pensare a quante parole, in politica, vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi, hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi.

Tutti gli imperi della storia si sono presentati come loro eredi, da quello napoleonico a quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto, passando per il regime fascista. Il loro simbolo per eccellenza, l’aquila, è stato adottato nel mondo, anche dall’America. Se oggi l’Occidente è cristiano è perché l’Impero, con Costantino, divenne cristiano. "Percorriamo strade tracciate da loro come la Cassia– sottolinea Cazzullo - e abitiamo città che loro hanno fondato. Le questioni che hanno dovuto affrontare sono più simili alle nostre di quel che pensiamo: dall’immigrazione (metà della popolazione di Roma era nordafricana) fino alla guerra permanente: Roma era sempre in guerra e purtroppo anche nel nostro presente ci sono una serie di guerre che si susseguono una dietro l’altra.

Ed è nell’antica Roma che ha origine la nostra cultura, oltre che la storia e l’identità italiana". Il libro è ricco di dettagli e curiosità, personaggi e storie, dalla fondazione di Roma col mito di Enea e di Romolo, all’età repubblicana con gli eroi, tra cui molte donne, disposti a morire per la patria. Racconta di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti, ma anche dell’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. Un racconto appassionante, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso di scoprire chi siamo e da dove veniamo.

Maurizio Costanzo