
L’esposizione dell’anno. Pop Art ’60 fa tappa a Pistoia. Biglietti già in vendita online
A Pistoia si avvicina l’appuntamento espositivo dell’anno. Manca infatti poco più di un mese all’apertura della grande mostra ‘60 Pop Art Italia, in programma a Palazzo Buontalenti dal 16 marzo al 14 luglio 2024. La mostra, curata da Walter Guadagnini, presenta una ricca selezione di opere che ricostruiscono le vicende della Pop Art in Italia, attraverso i suoi maggiori esponenti, tra cui Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Laura Grisi, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi.
I prestiti provengono da istituzioni museali come il MaCro di Roma, la Galleria d’Arte Moderna di Torino, il MART di Trento e Rovereto, la Collezioni Maramotti di Reggio Emilia, le Collezioni di Intesa Sanpaolo e da importanti collezioni private.
Il percorso espositivo si configura come un viaggio nelle maggiori città italiane che sono state centri d’irradiazione di questo fenomeno prettamente metropolitano, nato a Londra nel 1956 e sviluppatosi in contemporanea a New York, Los Angeles e quindi in Europa, al punto da divenire la principale espressione artistica degli anni Sessanta del secolo scorso.
La mostra ’60 Pop Art Italia’ prevede un itinerario tra quelle città – come Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia – che hanno consentito, per una fortunata serie di connessioni, di creare un terreno fertile dove la cultura Pop potesse attecchire. La prima sezione si focaliza su Roma, il principale centro artistico nazionale di quegli anni, dove nella ‘Scuola di Piazza del Popolo’ si ritrovarono Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli e altri ancora. Dopo Pistoia, poi ci sarà spazio per Milano con l’esperienza di una Pop Art più prossima al Nouveau Réalisme francese, Torino con il ruolo delle gallerie Il Punto e Sperone che introducono in Italia i lavori di Andy Warhol e Roy Lichtenstein.