L’inferno di un’anziana invalida. Arrestata la badante violenta. Salvata dall’amica che vede i lividi

Orrore ad Altopascio. L’assistente, marocchina di 46 anni, picchiava la povera donna bloccata a letto per farla stare zitta: non mangiava neanche più. La scoperta delle lesioni e la denuncia ai carabinieri.

L’inferno di un’anziana invalida. Arrestata la badante violenta. Salvata dall’amica che vede i lividi

Una badante di 46 anni è stata arrestata ad Altopascio dai carabinieri, con la pesante accusa di maltrattamenti di conviventi. A farne le spese era un’anziana di 87 anni invalida, non autosufficiente, che veniva picchiata e vessata in modi sconcertanti. Un incubo finito con il tempestivo blitz dei militari dell’Arma, al termine di un’indagine lampo.

A salvare l’anziana è stato lo sguardo attento e amorevole di un’amica che le aveva fatto visita ed ha notato quegli strani lividi comparsi sulle braccia e sul collo. A insospettirla, anche un improvviso stato generale di deperimento fisico, quello di una persona anziana che si sta ormai lasciando andare. Perché? La coincidenza con il recente arrivo della nuova badante le ha fatto fare due più due e così, senza tenersi dentro quei pensieri angosciosi, fidandosi del suo fiuto, l’amica è andata dritta alla caserma dei carabinieri di Altopascio a raccontare tutto.

I militari hanno subito preso la faccenda seriamente e hanno deciso di capire come stavano davvero le cose. Dopo i primi accertamenti, d’intesa con la procura di Lucca guidata da Domenico Manzione, hanno piazzato delle telecamere nascoste nell’abitazione dell’anziana. Purtroppo era tutto vero. Scene orribili, con l’anziana che non era messa nelle condizioni nemmeno di consumare regolarmente i pasti (motivo dell’evidente dimagrimento) e che quotidianamente veniva presa a sberle e schiaffi dalla badante, spesso strattonata, addirittura quasi soffocata, visto che le venivano messe di forza le coperte sulla testa con gesti rabbiosi, per farla stare zitta.

E così quei video choc raccolti nel giro di pochi giorni hanno convinto i carabinieri e la Procura, dopo l’ennesima angheria evidenziata dalle telecamere, che non c’era più tempo da perdere. La situazione era davvero grave e pericolosa. Così sono passati all’azione, irrompendo nell’abitazione, arrestando la badante e ponendo fine all’incubo dell’anziana.

Nei giorni scorsi I militari di Altopascio e i colleghi della Compagnia di Lucca (comandati dal tenente colonnello Andrea Cassarà) hanno arrestato in flagranza la badante, una quarantaseienne marocchina, residente a Cecina, per il reato di maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi. Il giudice, dopo un breve passaggio in carcere, ha convalidato il provvedimento cautelare e ha disposto per la donna gli arresti domiciliari nell’abitazione in provincia di Livorno. La vittima, invece, è stata affidata alla cura della famiglia e dei sanitari del 118, nel frattempo allertati.

La vicenda ha suscitato scalpore e rabbia, non solo ad Altopascio. Molti si chiedono che fine avrebbe fatto l’anziana se non ci fosse stato il provvidenziale intervento dell’amica che ha trovato il coraggio di andare in caserma facendo scoprire alle forze dell’ordine il vaso di Pandora dii quei costanti abusi. E ovviamente un plauso alla tempestiva reazione dei carabinieri che hanno dato ascolto a quei sospetti, senza perdere tempo. Sospetti rafforzati ben presto dalle risultanze investigative, soprattutto grazie alle telecamere di sorveglianza installate di nascosto nell’abitazione, che hanno mostrato l’evidenza di quelle angherie.

Paolo Pacini

Massimo Stefanini