ROSSELLA CONTE
Cosa Fare

Lo stile di vita dei giovani. Troppo tempo sui social. Incubo bullismo per tanti. E si legge pochissimo

La ricerca ha coinvolto 15mila ragazzi: lo scenario su presente e futuro. La famiglia? Nido confortante. Le amicizie si fanno soprattutto a scuola.

I giovani toscani promuovono il rapporto con le famiglie, percepite come punti di riferimento e luoghi emotivi dove si sta al sicuro, mentre mostrano limitato interesse a partecipare ad attività di organizzazioni collettive. Giudicano soddisfacente la loro esperienza scolastica, anche perché è in quell’ambito che nascono le loro amicizie, ma dedicano poco tempo alla lettura dei libri e tantissimo alla virtualità: il 68 % usa lo smartphone per un minimo di tre ore al giorno. I social diventano un punto di contatto e di incontro, ma anche di violenza ed aggressività, più a discapito di ragazze che ragazzi.

Emerge dalla terza ricerca sugli stili di vita delle ragazze e dei ragazzi in Toscana, promossa dalla Regione Toscana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana e il Centro di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze. L’analisi è stata presentata in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’analisi ha coinvolto circa 15mila studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado (tra gli 11 e i 17 anni) su tutto il territorio regionale: complessivamente vi hanno collaborato 183 scuole e circa 800 classi. Su una scala da 1 a 10, il grado di soddisfazione espressa dai ragazzi sul rapporto coi genitori si attesta in media a 8 (8,3 per i maschi e 7,6 per le femmine). Le ragazze e i ragazzi si sentono supportati e confortati sia dal padre che dalla madre, in un contesto di dialogo e disponibilità. La soddisfazione subisce una leggera flessione con il crescere dell’età: i più piccoli attribuiscono un voto medio pari all’8,3, più alto rispetto al 7,6 attribuito dai più grandi. Dal capitolo dedicato alla scuola emerge che le ragazze delle scuole secondarie di I grado sono quelle a cui piace di più il proprio istituto: il 76% indica "mi piace molto" o "mi piace abbastanza", a fronte del 72% dei coetanei maschi. Con l’aumentare dell’età il gradimento per la scuola diminuisce e la stessa percentuale scende al 65% (-11%) per le ragazze e al 62% (-10%) per i ragazzi. Il 67% degli studenti individua la scuola come il contesto primario in cui creare nuove amicizie, ma si configura anche come il contesto in cui si è maggiormente esposti a violenza verbale e psicologica (56%).

Quello dei maltrattamenti o delle offese online intese come messaggi offensivi, prese in giro in privato e o su chat di gruppo o sui social è un fenomeno che trasversalmente tocca i preadolescenti e gli adolescenti in maniera analoga e mediamente interessa poco più del 20% delle ragazze dei ragazzi. L’oggetto delle offese più indicato, tra chi ha subito o assistito ad atti di bullismo, è l’aspetto fisico, il 52% delle ragazze e il 38% dei ragazzi. La maggior parte dei ragazzi non ha letto alcun libro non scolastico nell’ultimo anno e tra chi ha dedicato il proprio tempo libero alla lettura, il numero di libri letti difficilmente supera la soglia di due.

Il cellulare è lo strumento più utilizzato: il 38% lo utilizza più di quattro ore al giorno, percentuale che sale addirittura al 68% per chi lo utilizza giornalmente per più di tre ore. Percentuali che per i più grandi delle secondarie di II grado salgono rispettivamente al 51% e all’84% e ancor di più nel caso delle femmine: il 58% lo usa per più di quattro ore, e l’89% per più di tre. Tra i giovani due su tre dichiarano di avere molte amicizie e la frequentazione tra i ragazzi "di persona" è piuttosto assidua (soprattutto nella fascia 11-13 anni), anche se un ruolo importante viene giocato però anche dai canali social. Rispetto al futuro, al primo posto tra le preoccupazioni dei giovani si colloca "la crisi economica e la mancanza di lavoro" (44%), a cui seguono "la situazione ambientale" (41%) e "le guerre" (37%).