Arezzo, 13 dicembre 2024 – Luigi Carboni presenta, presso Le Nuove Stanze – con la cura di Marco Bazzini, la collaborazione della Fondazione Guido d’Arezzo e il sostegno di Magonza – un gruppo di nuovi dipinti che nascono da una ricerca incentrata sulla pratica del disegno, tracciando una riflessione che può trovare origine nell’interpretazione che Giorgio Vasari aveva dato a questa arte come «padre delle tre arti nostre architettura, scultura e pittura». Ma nel variegato percorso dell’artista si fa pittura e scultura, per rimanere sempre in bilico tra linguaggi e modalità espressive differenti.
Luigi Carboni è uno dei pittori italiani più originali, fin da quando ha iniziato a operare dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso. Artista colto e raffinato, ha portato avanti nel tempo una riflessione sul linguaggio pittorico senza mai trascurare possibili tangenze con la scultura o altri media artistici. Il suo lavoro si è sempre caratterizzato per una riflessione sugli opposti a partire dalla coppia figura-astrazione nonché, proprio, da quella costituita da pittura e scultura. Carboni procede nel suo lavoro con una meticolosa attenzione nella ricerca di una sintesi tra queste ultime due sponde che da sempre si considerano contrapposte, mantenendo così un’ambiguità che trova espressione concreta nel trattamento della superficie del quadro.
La mostra si concentra sull’ultimo esito di questo suo peregrinare che ha avuto come elemento centrale il disegno.
Afferma Carboni: «Il disegno, lo schizzo sono stati sempre considerati secondari, in parte marginali, invece in queste opere il segno diventa protagonista, un segno vivo, un tracciato nero dominante si sviluppa sulla superficie e diventa artefice di una visione».
Nell’ultimo periodo la pittura di Carboni ha abbandonato le forme regolari della geometria per aprirsi a tracciati di linee che tra loro si intersecano dando vita a masse, groppi, nodi, giochi astratto-lineari in cui è possibile leggere il deambulare della mano o riscoprire frammenti o dettagli figurativi o naturali.
Il riferimento al disegno che, anche nel Novecento non è stata una pratica trascurata dagli artisti, sebbene fortemente rinnovata nelle sue presenze, nonché nel senso comune di elemento di discrimine attraverso cui poter definire l’artista in quanto tale, torna nell’idea di Carboni a fare i conti con una tradizione partendo proprio dall’idea di Giorgio Vasari di cui quest’anno si celebrano ad Arezzo i 450 anni dalla morte. Ponendosi il quesito di come oggi sia possibile tornare al disegno, questi lavori, sebbene non nascano con un’intenzione celebrativa, riletti alla luce del pensiero vasariano, contribuiscono a una sua proficua reinterpretazione nella nostra contemporaneità.
In occasione dell’esposizione sarà edito, dalla casa editrice Magonza, un volume per la collana Le Nuove Stanze, con un testo critico di Marco Bazzini e la documentazione fotografica dell’esposizione.
Luigi Carboni
Luigi Carboni nasce a Pesaro, dove vive e lavora. Ha tenuto importanti mostre personali e partecipato a numerose collettive nei musei e le gallerie più prestigiose, tra cui: Galleria Nazionale delle Marche - Palazzo Ducale, Urbino; Jack Shainman Gallery, New York; Lumen Travo Gallery, Amsterdam; Patricia Faure Gallery, Los Angeles; Galleria Giò Marconi, Milano; Otto Gallery, Bologna; Studio La Città, Verona; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; MACRO, Roma.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche: Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Palazzo Reale - Museo d’Arte Contemporanea di Milano, Collezione della Banca Commerciale Italiana, Banca Intesa, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Collezione della Farnesina, Collezione della Banca Unicredit, Collezione della Schaufler Foundation.
Le Nuove Stanze
Le Nuove Stanze è un’associazione culturale nata con l’intento di promuovere progetti di arte contemporanea e allo stesso tempo coinvolgere diversi interlocutori, critici, storici e studiosi ma anche appassionati d’arte e un pubblico più vasto composto dai ragazzi delle scuole.
Al fianco dell’ideazione e della produzione di esposizioni d’arte contemporanea, Le Nuove Stanze organizza anche dibattiti, convegni, presentazioni di volumi e workshop, insieme ad attività didattiche, oltreché pubblicare volumi e cataloghi in linea con i progetti sviluppati. Il dialogo e la collaborazione tra diverse istituzioni, artisti e addetti ai lavori è il fine perseguito dall’associazione per far sì di diffondere eventi di arte contemporanea, con un’attenzione particolare al loro legame con il territorio.
Tra le mostre organizzate: Jano Sicura. Sculture dell’aria (2021); Sergio Lombardo. Faces (2021-22); Nevio Mengacci. Astrazione prima del tempo (2022); Verdiana Bove. Quando cosa felice cade (2023); Sean Shanahan. New Grass (2023); Sergio Lombardo. Una programmatica differenza e Giovanni Frangi. Le mille vite di Showboat alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Arezzo (2024).
Orari di apertura
dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00 (ultimo ingresso 17.30)
sabato, domenica e giorni festivi su appuntamento