
Magi punta agli Stati Uniti d’Europa. E sui migranti "urge redistribuzione"
Aveva promesso che sarebbe partito il percorso per gli Stati Uniti d’Europa, non più rimandabile. Il segretario nazionale di +Europa, il deputato Riccardo Magi, prova a cucire un’intesa nell’area macroniana consapevole che il terzo polo è ormai evaporato, ma che il partito si debba affermare: in Europa così come alle amministrative, anche in Toscana.
L’Europa finisce spesso per essere il capro espiatorio di ciò che non va in Italia...
"Siamo convinti che non ci sia nessuna delle grandi sfide che la nostra società ha di fronte che sia affrontabile dalle singole nazioni europee da sole. Dalla competitività economico-industriale alla transizione ecologica da vivere come occasione di grandi investimenti è strategico il ruolo degli Stati Uniti d’Europa. Abbiamo visto nelle grandi questioni, nelle crisi geopoliche, negli ambiti di difesa e sicurezza, anche nel Medio Oriente, quando non parla una sola voce balbetta".
Quindi?
"Dico: cos’altro deve succedere per farci capire che il destino di pace e democrazia e benessere è l’Europa unita".
Per ora non si vedono risultati eclatanti...
"Infatti, dev’essere più federale di quella attuale. Le mancanze di funzionamento attuale sono all’origine dell’incapacità gestionale. E i partiti anti europeisti se ne fanno forti affermando il ritorno ai nazionalismi. E noi dobbiamo sfidarli con una proposta politica. Per il salto di qualità che indica Mario Draghi il paragone sono gli Usa".
E sui migranti?
"Vale anche per i migranti. Con l’obbligo di redistribuzione fra stati gli arrivi non sarebbero numeri insostenibili, anzi. Abbiamo bisogno di forza lavoro. Il problema è che le riforme in sede di consiglio europeo sono state boicottate".
Come ci si arriva?
"Rendendo la questione tecnica un obiettivo politico. Per questo bisogna proporre una lista per gli Stati Uniti d’Europa e mettere insieme chi lo condivide".
Il terzo polo che fu...
"Non ne possiamo più di sentirci chiamati a esprimerci sul terzo polo. E’ morto per dichiarazione dei suoi fondatori. A noi interessa richiamare riformatori, attingendo dall’area del terzo polo e dai delusi dal Partito democratico".
Pd che però non dovrà deludere troppo per le alleanze che fate nelle amministrative. Con Italia viva dentro o fuori?
"In Toscana speriamo si compongano coalizioni più larghe possibile in cui l’ala riformatrice europeista sia forte. A Firenze stiamo col Pd e con Funaro che ci convince. Senza veti".
Ilaria Ulivelli