Malattia di Parkinson: "Non è più imbattibile. A Pisa cure innovative per migliorare i sintomi"

La testimonianza di un paziente sull’impianto di un neurostimolatore: "Effetti positivi per lo stato mentale, l’umore e la funzionalità motoria". Il professor Ceravolo: "Ora allo studio un sistema di chirurgia non invasiva".

Il professor Roberto Ceravolo

di Francesco Foresi *

Pisa, 18 febbraio 2024 – Nel polo sanitario pisano un’ eccellenza tra le eccellenze è il reparto di neurologia soprattutto in relazione alla Malattia di Parkinson molto diffusa nel nostro Paese con oltre 300mila malati anche tra chi ha meno di 60 anni. Una patologia causata dalla degenerazione dei neuroni dopaminergici (cellule del cervello) e che si manifesta con bradicinesia (lentezza nei movimenti), tremore, rigidità muscolare, alterazioni posturali e discinesie (movimenti involontari che disturbano l’esecuzione dei movimenti volontari).

Al Santa Chiara sotto la direzione del professor Roberto Ceravolo c’è il Centro clinico malattie neurodegenerative Parkinson e disordini del movimento. Il professor Ceravolo si avvale della collaborazione di un team di altissimo valore guidato dagli specialisti Eleonora Del Prete, Daniela Frosini, Giovanni Palermo, Giovanna Bellini, Jacopo Pasquini ed Elisa Unti. Il reparto in simbiosi con la neurochirurgia di Cisanello, grazie alle competenze del professor Paolo Perrini e del dottor Davide Tiziano Di Carlo è diventato una eccellenza per l’impianto di sistemi di Deep Brain Stimulation (DBS) per la Malattia di Parkinson.

Il trattamento consiste nell’impianto di un neurostimolatore che eroga corrente elettrica e attraverso dei sottili elettrodi posizionati nei nuclei profondi del cervello genera impulsi capaci migliorare i sintomi della Malattia di Parkinson e di conseguenza la qualità della vita dei pazienti. Dai dati in possesso si è arrivati alla conclusione che la DBS migliora lo stato mentale, l’umore, la funzionalità motoria. E ci sono effetti positivi anche nel lungo periodo (oltre i 15 anni dall’intervento) con una riduzione significativa delle complicanze motorie e una possibile riduzione dei farmaci dopaminergici.

A Pisa questo intervento – che ho affrontato in prima persona l’anno scorso – viene eseguito dal 2010, attualmente viene sottoposto a tale procedura un paziente al mese con risultati molto soddisfacenti. La degenza a Cisanello è di circa tre giorni, chiaramente salvo complicazioni. Il paziente viene seguito prima, durante e dopo l’intervento. Prima con tutta una serie di analisi e test per capire se il soggetto è idoneo e se rientra nei parametri richiesti, poi durante l’intervento con la presenza in sala operatoria del professor Ceravolo e della dottoressa Del Prete, e infine nel percorso post operatorio con controlli e test.

Il reparto di neurologia è molto attento alle esigenze post operatorie grazie alla consulenza di vari professionisti specifici per il recupero completo del paziente. Molto spesso è necessaria l’opera di una logopedista per i problemi di fonica e in questo caso il reparto si avvale della dottoressa Ilaria Orselli e i risultati sono sempre più che soddisfacienti. Insomma, per i malati di Parkinson esiste una speranza di migliorare il tenore di vita e questo grazie a un team di professionisti che lavorano in silenzio, ma che portano a casa risultati più che positivi.

*ex giornalista de La Nazione e paziente