Se si unisce musica, poesia e teatro il rischio è di creare un guazzabuglio infernale dove le aspettative (alte) non corrispondono poi alla realtà. Tuttavia per fare qualcosa di memorabile e che sappia coinvolgere gli spettatori è necessario correre rischi: se il risultato è come la rassegna "Per l’amore dei poeti" dell’autore e attore Ugo De Vita, allora significa che la strada è quella giusta. Il progetto di De Vita è coinvolgente perché unisce i tre mondi e lo fa in modo astuto. Oggi e domani e il 13-14 febbraio e il 26-27 marzo alla Pergola gli spettatori potranno assistere a un viaggio stimolante, con protagonisti mostri sacri della poesia del Novecento come Umberto Saba e Giuseppe Ungaretti. Le loro opere sono inserite in una partitura musicale, con le parole lette e dette in tempi obbligati da tracce registrate: De Vita avrà al leggìo spartito e liriche che considerando la metrica dettata dai poeti, saranno ‘incastonate’ nel discorso musicale. Gli incontri si svolgono tutti alle 18.15. Il primo (oggi e domani) è "Umberto Saba. Un ritratto", raccolta intima del genio triestino. Il secondo (13-14 febbraio) è "Giuseppe Ungaretti. Soldati e altre poesie", infine (26-27 marzo) "Voci isolate del Novecento italiano. Come finisse il mondo". "Mettere in rapporto parole e musica stato molto difficile – spiega De Vita - Ma a 63 anni si possono fare queste sfide con 44 anni di lavoro sulle spalle".
"Senza poesia non esistiamo e non esiste il teatro" commenta il direttore generale della Pergola Marco Giorgetti. Spazio allora ai ritratti di Saba e Ungaretti ma pure – è il caso della terza performance – a personaggi meno noti come Eros Alesi.