Arezzo, 4 dicembre 2024 – Nicola Badolato dall’Università di Bologna, noto per le sue edizioni critiche di opere barocche e rinascimentali, Philippe Canguilhem dall’Université de Tours, autorità sulla musica italiana del Cinquecento, Francesca Chieli della Fondazione Piero della Francesca, esperta di arte rinascimentale, Michelangelo Gabbrielli dal Conservatorio di Como, celebre per la riscoperta del repertorio musicale d’archivio, e Paola Italia dall’Università di Bologna, pioniera nell’editing filologico digitale: saranno solo alcune delle importanti personalità del contemporaneo che si incontreranno ad Arezzo per il convegno internazionale di studi "Petrarca nell’era digitale tra parola, suono e immagine", che si terrà presso il Teatro Pietro Aretino venerdì 6 e sabato 7 dicembre. L’evento, organizzato dal Centro Studi Guidoniani della Fondazione Guido d’Arezzo e dall’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze, celebra i 650 anni dalla morte di Francesco Petrarca e si propone di esplorare l’attualità della lirica petrarchesca nell’era digitale. Il convegno è curato da Cecilia Luzzi del Conservatorio di Cesena, Stefano Mengozzi della University of Michigan e Arnaldo Morelli dell’Università dell’Aquila, con il contributo scientifico di un comitato composto da Giulio Firpo dell’Accademia Petrarca, Pierluigi Licciardello dell’Università di Bologna, Cecilia Luzzi, Stefano Mengozzi e Arnaldo Morelli (Ingresso libero - diretta streaming: YouTube - Fondazione Guido d’Arezzo www.youtube.com/c/FondazioneGuidodArezzo).
"A 650 anni dalla morte, Arezzo dedica un omaggio doveroso a un altro suo figlio illustre, Francesco Petrarca - dichiara il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli - pioniere del pensiero umanista e di una nuova coscienza rispetto a quella medievale e antica. Un moderno del suol tempo, la cui figura questo convegno internazionale intende approfondire, per restituire quella di un poeta, uno scrittore, un filologo il cui linguaggio può continuare a influenzare e ispirare il contesto culturale contemporaneo”.
Le celebrazioni rappresentano l’occasione per riflettere sul ruolo della poesia petrarchesca in un contesto culturale radicalmente trasformato dalla rivoluzione digitale. In un mondo dominato da nuove modalità di lettura e dal crescente ruolo dell’intelligenza artificiale, il convegno indagherà come il linguaggio poetico di Petrarca possa continuare a ispirare pensiero critico e creatività artistica, stimolando il dialogo tra passato e futuro. La manifestazione si aprirà venerdì 6 dicembre alle 14.30 con i saluti istituzionali del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, del presidente dell’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze d’Arezzo Giulio Firpo e di Cecilia Luzzi, seguiti da una prolusione di Paola Italia dell’Università di Bologna dal titolo “Il lettore Google e la poesia del Petrarca”. Alle 15.30 inizierà la sessione “Piattaforme digitali petrarchesche e petrarchiste”, presieduta da Giulio Firpo. Tra i contributi, Giulia Perucchi dall’Università di Chieti-Pescara e Sara Vetturelli dall’Università di Messina presenteranno POL, il portale Petrarca OnLine, mentre Angelo Pompilio e Paolo Bonora dall’Università di Bologna discuteranno il progetto RePIM. Repertorio della Poesia Italiana in Musica, 1500-1700. Emiliano Ricciardi dall’University of Massachusetts - Amherst, USA concluderà la sessione con il suo “Studying the Late Italian Madrigal through the Tasso in Music Project (https://tassomusic.org)”. Nel pomeriggio, alle 17.15, la sessione presieduta da Stefano Mengozzi dall’University of Michigan sarà dedicata al tema "Ridiscutere il canone petrarchista in musica". Interverranno Marco Mangani dall’Università di Firenze con “Petrarchismi e antipetrarchismi in musica nel Cinquecento” e Blake Wilson dal Dickinson College con “Singing Petrarch to the Lyre: Portraits of Petrarchan Borrowing”, con un approfondimento di Cecilia Luzzi sulle tracce del "canto alla lira" nel repertorio madrigalistico con il suo intervento “Tracce del 'canto alla lira' nei madrigali su testi del Petrarca”.
Sabato 7 dicembre, alle 9.30, le sessioni mattutine si concentreranno su "Petrarca nell’età dell’Umanesimo e del Rinascimento", presiedute da Pierluigi Licciardello dell’Università di Bologna. Interverranno Giulia Perucchi con l’intervento “«Nulla qua giù diletta e dura». Musica e altri inganni nel ‘De remediis’ di Francesco Petrarca”, Murray Steib della Ball University con “Two New Motet Settings of Petrarch: «Flos virginum» and «Ihesu Christe piissime»” e Michelangelo Gabbrielli dal Conservatorio di Como con “Intonazioni petrarchesche nelle raccolte dedicate a Cosimo I, Francesco I e Ferdinando I de’ Medici”. Alle 11.45 presiederà la sessione Arnaldo Morelli dell’Università dell’Aquila con interventi di Francesca Chieli della Fondazione Piero della Francesca (“I ritratti del Petrarca nei Rerum Vulgarium Fragmenta nel XV secolo”), Andrea Torre della Scuola Normale Superiore di Pisa (“I «Triumphi» petrarcheschi tra codice verbale e codice visivo”) e Philippe Canguilhem di CESR - Université de Tours (“CESR - I «Triumphi» petrarcheschi in musica nel Cinquecento”). Il pomeriggio, a partire dalle 15.00, sarà dedicato a "Echi petrarcheschi dal Barocco all’Arcadia", presieduto da Marco Mangani dell’Università di Firenze, con interventi di Massimo Privitera dell’Università di Palermo (“«Hor che ’l ciel e la terra»: metamorfosi sonore tra Cinquecento e Seicento”), Arnaldo Morelli dell’Università dell’Aquila (“Bagliori petrarcheschi nella musica del primo Seicento romano”) e Nicola Badolato (“«Ognun del suo saper par che s’appaghi»: Petrarca nella librettistica del Seicento”). La tavola rotonda delle 17.15, moderata da Giulio Firpo, sarà dedicata a promuovere la lirica petrarchesca oggi tra ricerca e creatività, attraverso il coinvolgimento di ricercatori e artisti contemporanei come Claudia Baldin di Parco Letterario Petrarca - Arquà Petrarca, Luigi Marzola di Fondazione Guido d’Arezzo e Paolo Orlandi del Conservatorio di Venezia. La manifestazione si concluderà alle 19.15 con il concerto "Petrarca tra Otto e Novecento", interpretato dal soprano Francesca Martini e dal pianista Federico Nicoletta, che eseguiranno brani ottocenteschi e contemporanei ispirati al poeta.