Pillole di me, Benvenuti allo Spina

Stasera va in scena il monologo dell’attore toscano al teatro di Castiglion Fiorentino

benvenuti

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Arezzo, 6 marzo 2025 – Stasera alle 20.45, va in scena al Teatro comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino, diretto dall’Associazione culturale CapoTrave/Kilowatt, Pillole di me, il monologo di Alessandro Benvenuti, prodotto da Arca Azzurra. Benvenuti si racconterà attraverso vari pezzi comici: una vita sul filo di una comicità condensata in pillole salvifiche, per proteggere il Cervello e la sua cugina Anima dal brutto che l’esistenza ogni giorno ci propone con sadico entusiasmo, senza che nessuno le abbia minimamente chiesto niente. Alessandro Benvenuti è regista, autore e attore teatrale di cinema e televisione.

Inizia la sua carriera nel cabaret e nel 1972 forma con Paolo Nativi e Athina Cenci il trio comico I Giancattivi, dove poi entrerà anche Francesco Nuti. È attore in numerosi spettacoli da lui stesso scritti, tra i quali, I Gori, Chi è di scena, Nero cardinale, L’avaro e Falstaff a Windsor per la regia di Ugo Chiti. «Avrei potuto scrivere «cavalli di battaglia. Molti colleghi, arrivando a proporre un recital di monologhi tra i più apprezzati della loro carriera, usano quella forma lì per spiegare che cosa andrà a vedere lo spettatore. Diciamo che di questi tempi però di battaglie ce ne sono anche troppe nel mondo, che alimentano stupide, feroci, quanto inutili guerre. Così ho optato per un titolo dal sapore un po’ medicamentoso: ’Pillole di me’, appunto. Niente di chimico, pastiglie fatte di erbe vispe e naturali cresciute negli orti di casa mia. Spero che almeno per una sera diano a chi vorrà inghiottirle un po’ di ascetico sollievo», dice l’attore.

La stagione dello Spina prosegue il 9 aprile, con l’ultimo spettacolo: «L’inferiorità mentale della donna» - un evergreen del pensiero reazionario tra musica e parole, con Veronica Pivetti che ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna. Ad accompagnarla sul palco il musicista Anselmo Luisi che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile. Lo spettacolo di Giovanna Gra è liberamente ispirato all’omonimo trattato, «L’inferiorità mentale della donna» di Paul Julius Moebius