Pisa: l'innovazione digitale in 4 giorni di sorprese

IF, l'Internet Festival di Pisa, offre laboratori ed esperienze formative per imparare a programmare, creare oggetti artificiali e riflettere sull'uso consapevole dei social. Un'occasione unica per scoprire la tecnica della Penna 3D e vivere un'esperienza di sensibilizzazione sulla violenza di genere.

Pisa e l’innovazione digitale. Quattro giorni di sorprese

Pisa e l’innovazione digitale. Quattro giorni di sorprese

Partito da Pisa, l’Internet festival (If), #artificiale secondo il concept del programma ma anche creativo. L’ombelico di questa creatività, è al Centro congressi delle Benedettine dove ogni giorno, centinaia di studenti e non solo, animano i laboratori per vivere l’esperienza creativa di una bottega rinascimentale, mettersi alla prova imparando a programmare i rover che serviranno per lo sbarco su Marte, sperimentare come si modellano oggetti volanti. E workshop per andare alla scoperta della tecnica nell’utilizzo della Penna 3D e nella creazione di oggetti artificiali in grado di migliorare la vita quotidiana. Esperienze formative in cui il gioco si trasforma in occasione di riflessione e crescita, come il laboratorio dedicato al videogioco del Cnr pisano e del Registro.it, "Nabbovaldo", in cui si parla di sicurezza informatica, cyber minacce e di contromisure per difendersi. Spazio anche per riflettere sull’utilizzo più consapevole della propria immagine sui social. Poi i giochi creativi smettono di essere giochi, e la Scuola Sant’Anna propone un’esperienza tra le più odiose e odiate: con la realtà immersiva e con visori speciali 3D, ci si può calare nel tunnel di chi subisce violenza sessuale, per una sensibilizzazione d’urto verso la violenza di genere.

L’Ateneo, al Centro Benedettine, sottopone tutti quanti noi al test di Turing. Nel podcast, il filosofo Adriano Fabris pone una domanda sul legame tra arte e vita alla pittrice Artemisia, interpretata dall’attrice Pamela Villoresi. E poi spettacolo, con "Breve storia dell’intelligenza", curato dai Sacchi di Sabbia e Davide Barbafiera con i detenuti del "Don Bosco". E molto altro.

Carlo Venturini