ILENIA PISTOLESI
Cosa Fare

Pomaia, provincia del Tibet Qui nascerà il primo monastero buddista d’Italia

Già raccolto un milione d’euro in donazioni attraverso la pagina web. L’obiettivo è raddoppiare la cifra entro fine anno. Sorgerà sulla roccia.

di Ilenia Pistolesi

Il cuore del buddhismo tibetano pulsa in un fazzoletto di terra incastonato fra le colline pisane e il mare della provincia livornese. Pomaia, microcosmo del Comune di Santa Luce (PIsa) è il Tibet della Toscana, ma non solo. Perché il borgo adagiato in collina è diventato casa del più importante centro buddhista d’Europa, l’istituto Lama Tzong Khapa, fulcro di fede e meditazione di tradizione mahayana, adorato e frequentato da big di credo buddhista come Richard Gere, e visitato nel 2014 da Sua Santità, il Dalai Lama.

Ed è proprio a Pomaia, piccolo mondo antico la cui vita è un solo coro con il centro buddhista, che germoglierà una visione cullata da anni scanditi da tortuose selve burocratiche, idea sostenuta con forza anche da Franco Battiato: la realizzazione del primo monastero buddhista tibetano in Italia. L’associazione Sangha Onlus, a capo del progetto del nuovo monastero, è una comunità monastica composta da una trentina di monaci e monache, prevalentemente occidentali, che hanno scelto di seguire la pratica dell’insegnamento di Buddha, preservandone il grande valore spirituale e filosofico, in armonia con il pensiero contemporaneo e scientifico.

Come progetto monastico, si affida ai consigli di Sua Santità il Dalai Lama e Lama Zopa Rinpoche e fa parte della Fondazione per la preservazione della tradizione mahayana e dell’Unione Buddhista Italiana. L’associazione ha come obiettivo principale la costruzione del primo monastero buddhista della tradizione tibetana in Italia, luogo di preghiera e meditazione "per contribuire – dice l’associazione – alla pace nel mondo". E il progetto ha incrociato la bellezza di 1.071.557 euro di donazioni, che i monaci stanno raccogliendo attraverso la pagina web del monastero che verrà.

Come si può donare attraverso il sito web del monastero? Cento euro equivalgono a un mattone, 500 euro a cinque mattoni, 1.000 euro a dieci mattoni, 5.000 euro a cinquanta mattoni e 10.000 mila euro a cento mattoni. L’obiettivo è arrivare a due milioni di euro entro la fine dell’anno. Il nuovo monastero sorgerà sulla roccia, proprio come i monasteri presenti in Tibet, in un’area di Pomaia dove si aggruma una bellezza che toglie il fiato, ma che ha subìto in passato la cesura ambientale dell’escavazione.

Un ambizioso progetto di recupero di una geografia ferita e immobile, grazie al quale potrà realizzarsi un parco della Contemplazione e della Pace. Sua Santità il Dalai Lama, che ha visitato e benedetto il luogo del monastero nel giugno del 2014 gli ha conferito il nome Lhungtok Choekhorling. In italiano si può liberamente tradurre come luogo dove l’insegnamento è trasmesso e realizzato. Il monastero che darà ospitalità a un centinaio fra monaci e monache, sarà un sacro luogo di preghiera e meditazione e contribuirà a preservare e tramandare gli insegnamenti buddhisti, preziosi gioielli di saggezza di oltre 2500 anni fa.

Il nuovo monastero, progettato dall’architetto Gino Zavanella, sarà uno scrigno sensibile sia alle tradizioni antiche che al contesto paesaggistico, seguendo un percorso di eco-sostenibilità in armonia con il territorio circostante e attraverso l’uso di risorse energetiche naturali e pulite.