L’acquisto di un nuovo condizionatore rientra tra le spese che è possibile portare in detrazione con Bonus Mobili, Bonus Casa, EcoBonus. Sono dunque tre i bonus per portare in detrazione i condizionatori nella dichiarazione dei redditi, tra i quali è possibile scegliere quello che fa al caso nostro. La detrazione va dal 50% al 65%, Ma c’è anche un’altra possobilità, ovvero inserire l’acquisto tra i lavori trainati in caso di intervento sull’immobile che sfrutta il superbonus 110%.
Le detrazioni Irpef del Bonus Condizionatori fanno riferimento, nello specifico, alle seguenti misure:
Bonus Mobili: prevede una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici, tra cui i condizionatori, per gli immobili in ristrutturazione. La spesa
massima detraibile per il 2023 è di 8.000 euro (5mila per il 2024).
Bonus Casa: coincide con il bonus ristrutturazioni previsto dall’art. 16-bis del TUIR e
prevede il recupero del 50% in 10 anni nell’ambito di una ristrutturazionemanutenzione straordinaria oppure di interventi di manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali.
EcoBonus: se si acquista un condizionatore a pompa di calore – attenzione, a patto che vada a sostituire il
vecchio impianto migliorando l’efficienza energetica dell’abitazione – si
può usufruire della detrazione al 65% prevista dall’EcoBonus, valida fino alla fine del 2024.
Superbonus 110: se avviene nell’ambito di lavori ammessi al Superbonus edilizio,
l’installazione del condizionatore rientra tra gli interventi trainati che è possibile portare in
detrazione al 110%.
L’unica modalità in cui è possibile beneficiare del Bonus Condizionatori nel 2023 è la detrazione fiscale Irpef in sede di Dichiarazione dei Redditi: per i lavori effettuati dopo il 17 febbraio 2023,
infatti, cessione del credito e sconto in fattura non sono più previsti né per il Bonus
Ristrutturazione né per Ecobonus e Superbonus.