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S. Salvi spaccia ’culture interdette’. Manicomio permanente di idee a cent’anni dalla nascita di Basaglia

Bando destinato ad artisti, attori, danzatori. Le iniziative daranno luogo a un festival nel parco della cittadella

S. Salvi spaccia ’culture interdette’. Manicomio permanente di idee a cent’anni dalla nascita di Basaglia

Da “città negata” a “periferia centrale”, luogo capace di accogliere storie, progetti, idee e riflessioni sulle fragilità di oggi, in un’epoca dove i manicomi sono invisibili ma non certo scomparsi.

Era il 13 dicembre 1998 quando da San Salvi usciva l’ultimo “matto”, anche se erano passati vent’anni dall’approvazione della legge 180, nota come legge Basaglia, che sancì la fine dei manicomi in Italia.

Da allora la cittadella dei malati psichici di Firenze ha sempre rappresentato un presidio culturale, col compito di mantenere viva la memoria del luogo.

Così, nell’anno in cui si ricordano i cento anni dalla nascita dello psichiatra veneziano Franco Basaglia, convinto sostenitore del superamento dei manicomi in Italia, San Salvi diventa più di sempre spazio di eventi e di festival, sotto il significativo titolo “Spacciamo culture interdette”.

Sono ancora I Chille de la Balanza a portare avanti il presidio culturale permanente nell’ex manicomio di San Salvi, con questa terza edizione del bando per artisti-creativi-attori under 35, con un progetto che coinvolge l’Accademia delle Belle Arti e Dida Unifi, insieme a istituzioni, associazioni e persone impegnate in percorsi di rigenerazione urbana, di attenzione alla salute mentale e in senso più lato al benessere delle persone.

Il bando , con candidature aperte da oggi al 5 febbraio, si struttura in due sezioni, entrambe rivolte ad under 35.

La prima è dedicata ad arte visiva e architettura, e invita a intervenire sul tema degli spazi pubblici da restituire alla città, mediante l’interazione tra corpo, spazio e opera d’arte. La seconda sezione è rivolta al teatro e alla danza, e prevede un bando per attori-attrici, danzatori-danzatrici e drammaturghi-e, impegnati a interpretare o riscrivere storie interdette di ieri e di oggi, Ed ancora, a partire da memorie, epistolari, diari, ricordi, interviste di chi ha vissuto il manicomio da internato, da psichiatra, infermiere, di chi ha potuto godere dell’applicazione della legge 180 e di chi invece non è mai uscito. Tra i testi resi disponibili quest’anno spiccano i profetici “monologhi” di Franca Ongaro Basaglia sulla necessaria e irrisolta, allora come adesso, parità reale tra uomini e donne.

L’obiettivo esplicito, concordato dai Chille con DiDA Unifi e Accademia Belle Arti Firenze, è veder lavorare insieme artisti di diversi linguaggi uniti in un unico grande evento collettivo.

I vincitori del bando, infatti, dopo un’attività di formazione, saranno accompagnati alla realizzazione di installazioni, opere, performance da presentare nel Festival che si terrà a San Salvi nei giorni dell’anniversario della legge Basaglia, da sabato 11 a lunedì 13 maggio. Già prevista la la collocazione, sul prato lungo la ferrovia, della Scultura Marco Cavallo del XXI secolo, creazione dell’artista Edoardo Malagigi. Info telefono/whatsapp 335 6270739, mail [email protected], sito www.chille.it.