San Giovanni celebra gli Uffizi del Carnevale

Si rinnova l’antica tradizione sangiovannese che viene festeggiata nelle cinque domeniche precedenti il martedì grasso

Arezzo, 30 gennaio 2025 – San Giovanni celebra gli Uffizi del Carnevale

Si rinnova l’antica tradizione sangiovannese che viene festeggiata nelle cinque domeniche precedenti il martedì grasso. Dopo la messa delle 11, per il centro storico cittadino sfila il carroccio con i paggetti in costume accompagnato dal Concerto comunale e dagli sbandieratori seguito dal corteo storico. Al termine della sfilata, nei locali della Basilica, si tiene il ricco pranzo a base di ricette locali e del tipico Stufato alla sangiovannese. Primo appuntamento domenica 2 febbraio con l’Uffizio di Sant’Antonio

Una delle tradizioni più antiche della comunità sangiovannese, unica nel suo genere e particolarmente sentita, è la celebrazione degli Uffizi di Carnevale. Questo evento, che ha luogo nelle cinque domeniche precedenti il martedì grasso, rappresenta un momento di grande attesa e partecipazione per tutti i cittadini. Primo appuntamento sarà domenica 2 febbraio con l’Uffizio di Sant’Antonio.

La ricorrenza è stata presentata ufficialmente durante la conferenza stampa di stamani a Palomar, Casa della cultura. Erano presenti l’assessore alla cultura Fabio Franchi, l’assessore al commercio e centro storico Massimo Pellegrini, Antonella Morali e Silvia Viti per l’associazione Liberarte e i due camerlenghi Ennio Massini e Dino Nardi.

“Siamo molto contenti di poter rivivere gli Uffizi del Carnevale – le parole dell’assessore alla cultura Fabio Franchi – Riscoprire le nostre tradizioni e le nostre origini è fondamentale per rafforzare l’identità di una comunità, per valorizzarne il riconoscimento e la coesione. Gli Uffizi del Carnevale rappresentano un tassello importante e sentito della nostra identità sociale, culturale, storica ma anche gastronomica e culinaria. Un doveroso ringraziamento a tutti gli enti, le associazioni e gli sponsor che contribuiscono al successo di questa manifestazione”.

“Manifestazioni di questo tipo – sottolinea l’assessore al commercio e al centro storico Massimo Pellegrini – non solo attirano partecipanti anche da fuori comune, ma rappresentano un’opportunità fondamentale per la valorizzazione del nostro territorio. Sono occasioni che contribuiscono a stimolare l’economia locale, portando visibilità e un incremento delle presenze. Inoltre, sono un supporto diretto agli operatori commerciali del nostro centro storico”.

Il termine "Uffizi" va inteso nell’accezione ecclesiastica, ossia come l'atto di ufficiare, recitare o celebrare l'uffizio dei defunti, attraverso offerte che includevano cera, denaro o altri beni necessari per le celebrazioni nell'Oratorio di Santa Maria delle Grazie, dedicate alla memoria dei defunti. In questo stesso luogo, nel periodo di Carnevale, si riunivano le sette compagnie di suffragio nate nella seconda metà del XVII secolo, non solo per onorare i propri cari ma anche per partecipare ad un momento di incontro collettivo.

Questo appuntamento acquisì nel tempo un significato festivo, tanto che, nonostante le modifiche nel numero delle compagnie, gli Uffizi sono ancora celebrati oggi nei locali dell'attuale basilica. L'evento si distingue per i ricchi pranzi che propongono piatti tipici locali, tra cui lo Stufato alla Sangiovannese, e per la tradizionale sfilata del carroccio, con paggetti in costume, che ricorda la processione con cui venivano fatte le offerte. “Nello tempo ch’è detto carnevale | Alla Basilica, nelle grandi sale, | Si riunivano in tempi ormai lontani | Per far doni alla chiesa, i parrocchiani…” inizia così la ricetta in rima dello Stufato alla Sangiovannese che ricorda il grande legame che unisce il piatto tipico cittadino con una delle manifestazioni più importanti, gli Uffizi di Carnevale.

Le cinque domeniche vedono il susseguirsi dell’Uffizio di Sant’Antonio (2 febbraio), dell’Uffizio di Santa Lucia (9 febbraio), l’Uffizio dell’Industria e Vicariato (16 e 23 febbraio) e l’Uffizio delle Donne o della Provvidenza (2 marzo).

“E’ il quinto anno che ci occupiamo di coordinare l’organizzazione della sfilata del corteo storico – ha commentato Antonella Morali, associazione Liberarte – L’entusiasmo e il grande apprezzamento che ogni volta riceviamo ci ripaga di tutta la fatica. Ogni anno cresce la partecipazione e l’interesse. I costumi vengono presi a noleggio da una sartoria umbra e sono ispirati a modelli del 1600 perché la prima documentazione riguardante gli Uffizi risale proprio al 1675. Durante le cinque domeniche distribuiamo anche volantini che spiegano e attestano la storia di questa antica tradizione”.

“Una tradizione che si rinnova ogni anno e che continua a coinvolgere profondamente la comunità”, hanno dichiarato i due camerlenghi Dino Nardi e Ennio Massini. “Si tratta di giorni di festa, in cui a farla da padrone sono i colori vivaci, i sapori autentici e la memoria storica e culturale che lega le generazioni”.

Nel corso della mattina, dopo la messa delle 11, per il centro storico cittadino sfila il carroccio con i paggetti in costume, in ricordo della processione con cui venivano consegnate le offerte, accompagnato dal Concerto Comunale e dagli sbandieratori seguito dall’atteso corteo storico. Al termine della sfilata, nei locali della Basilica (nei Saloni), si tiene il ricco pranzo a base di ricette locali e del tipico Stufato alla Sangiovannese. Nel pomeriggio delle ultime due domeniche di Carnevale, infine, sfilano in Corso Italia i carri della Società del Carnevale Sangiovannese con bambini, ragazzi ed adulti in costume.

Gli Uffizi del Carnevale sono organizzati grazie alla collaborazione fra l’Ente basilica, l’associazione Liberarte, l’associazione Pro Loco di San Giovanni Valdarno e il Comune di San Giovanni Valdarno.