Le scorribande sgangherate in Vespa di un giovane Jerry Calà, gli amorazzi consumati in spiaggia e quel dolce ritrovarsi, dopo anni, proprio in Capannina. "Sapore di mare", frizzante pellicola da ombrellone, è diventata un cult e ha avuto la forza di raccontare – e addirittura rilanciare – la Versilia negli anni Ottanta. Oggi, nel 40° anniversario da quel film girato tra Forte dei Marmi e Viareggio, si inaugura a Villa Bertelli la mostra "Sapore di mare 40 anni dopo: il cinema balneare in Italia" che vedrà il regista Enrico Vanzina come padrino (resterà allestita fino al 30 settembre a ingresso libero). La monumentale rassegna rientra nelle celebrazioni promosse da Comune e Fondazione Villa Bertelli per Vanzina e culminerà, il 19 settembre, con la cerimonia di consegna del Premio Villa Bertelli 2023 al regista e autore.
Protagonista dell’allestimento è la commedia balneare a tutto tondo, testimonianza di un linguaggio leggero e tipicamente italiano che ha fatto storia: curatore è Alessandro Orsucci, uno dei più grandi collezionisti di materiale iconografico del cinema del Belpaese, che ha messo a disposizione manifesti, locandine e fotobuste che hanno illustrato, nel corso dei decenni, i miti, le mode e le manie delle vacanze al mare viste dal grande schermo. Oltre 120 opere per dimostrare come un film coinvolga tante arti applicate come la pittura e le colonne sonore.
Nelle quattro sale è distribuita una carrellata che esalta il cinema italiano dagli anni Cinquanta ad oggi: c’è il manifesto di ‘Domenica d’agosto’ di Luciano Emmer datato 1950 fino a ’Un turco napoletano’ con Totò, ’Io la conoscevo bene’ con una sexy Stefania Sandrelli in bikini, ’La voglia matta’, il felliniano ’I vitelloni’ e una vera chicca: il bozzetto unico – prima di andare in tipografia – fatto da Giorgio Olivetti per il film commedia ’Veneri al sole’. Uno spazio è poi dedicato a ’Sapore di mare’ con tanto di originale tessera di ingresso-cimelio della Capannina.
A fare da appendice il libro "Tipi da spiaggia - La commedia balneare nel cinema italiano dal 1930 ai giorni nostri". "Sapore di mare per Forte dei Marmi – evidenzia Ermindo Tucci, presidente della Fondazione Villa Bertelli – ha un doppio merito: oggi quello di far riassaporare con piacere e nostalgia la vacanza di un tempo. Quaranta anni fa ebbe l’energia di rilanciare il turismo dopo un momento di opacizzazione del paese".
Francesca Navari