
sarabanda 2024
Arezzo, 10 aprile 2025 – Sarà presentato lunedì 14 aprile, in diretta streaming, “Saràbanda”, il progetto di Officine della Cultura con Fondazione CR Firenze, realizzato nell’ambito della 5° edizione del Bando Partecipazione Culturale, Sezione Periferie, con un invito alla cittadinanza a ritrovarsi nei quartieri periferici di Arezzo grazie ad una serie di iniziative rivolte ad un pubblico di ogni età, dall’infanzia alla terza età. Con attività scolastiche ed extra-scolastiche, il progetto si basa sul principio della partecipazione culturale inclusiva, favorendo la condivisione e il dialogo tra le diverse comunità. Parteciperanno alla conferenza, insieme a Luca Roccia Baldini e Massimo Ferri per Officine della Cultura, i vari docenti dei percorsi laboratoriali (Francesca Sarteanesi, Elena Ferri, Natalia Marcalain, Samuele Boncompagni e Mariel Tahiraj), il Presidente del Centro di Aggregazione Sociale Tortaia Renato Peloso, la Presidente dell’Associazione Donne Insieme Bruna Cantaluppi, la Presidente della Sezione Soci Coop Arezzo Daniela Ceccarelli, Chiara Amatucci per la Scuola per l’Infanzia Pallanca, Mario Fabbri per la Scuola Secondaria di Primo Grado “Piero della Francesca” e Simona Micali dell’Università di Siena - Dipartimento Filologia e critica delle letterature antiche e moderne. L’appuntamento è fissato alle ore 12 visitando la pagina Facebook e il canale YouTube di Officine della Cultura.
«Crediamo profondamente nel valore dell’incontro e della condivisione. La cultura e l’arte possono essere strumenti potenti per creare legami e rafforzare il senso di comunità, soprattutto nelle periferie, dove il bisogno di relazione è forte e spesso inascoltato. Saràbanda è un invito aperto a tutti, un’opportunità per vivere la città in modo più inclusivo e partecipato» afferma Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura.
“Con il bando Partecipazione Culturale, dedicato alle periferie urbane e giunto alla sua 5° edizione, la Fondazione CR Firenze sostiene progetti che favoriscono l’accesso alla cultura, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze: nello scenario attuale in cui l’accesso ai luoghi della cultura e dello spettacolo è sempre più influenzato da fattori economici e sociali, vogliamo impegnarci per promuovere iniziative che avvicinino le comunità alle arti e alla creatività, offrendo opportunità concrete di crescita e coesione sociale – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -. Il progetto “Saràbanda” realizzato insieme a Officine della Cultura è un esempio di come la cultura possa diventare un’esperienza condivisa, capace di generare consapevolezza, cittadinanza attiva e coesione sociale”.
Molteplici gli obiettivi del progetto, dalla promozione di pratiche di partecipazione e fruizione culturale come strumento di coesione e sviluppo sociale alla costruzione di legami e ponti culturali tra cittadini italiani e stranieri attraverso il linguaggio universale della musica e del teatro; dalla valorizzare della diversità culturale, offrendo ai più giovani la possibilità di conoscere le tradizioni musicali, narrative e sociali di diversi popoli, alla promozione dell’incontro intergenerazionale, creando opportunità di dialogo tra bambini, giovani e anziani per valorizzare esperienze, saperi e vissuti; dalla riscoperta, infine, della vitalità delle periferie, facendo emergere il potenziale artistico e relazionale di questi quartieri, spesso poco considerati nei circuiti culturali tradizionali, al rafforzamento del senso di comunità, rispondendo al bisogno di relazione e appartenenza attraverso la cultura e l’arte.
Il programma, ricco e variegato, prevede laboratori artistici, musicali e teatrali, dedicati al pubblico scolastico ed extra-scolastico, concerti partecipati e momenti di condivisione collettiva, con il coinvolgimento di scuole, associazioni, enti del territorio e singoli cittadini. Saràbanda diventa così un’occasione per creare spazi di espressione e crescita per tutti, senza barriere di età o provenienza, favorendo lo scambio tra generazioni e culture.
L’inizio del progetto, nel segno dei concerti partecipati condotti dai musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, è fissato per domenica 11 maggio, con inizio alle ore 21:00, presso il Centro di Aggregazione Sociale Tortaia per proseguire giovedì 12 giugno alle ore 20:00 presso il Centro di Aggregazione Sociale Indicatore con apericena a cura del CAS Indicatore (prenotazione entro il 9 giugno). Sabato 5 aprile si è invece svolto il concerto presso il Centro Giovani Basement Factory, in collaborazione con Baobab e Sezione Soci Coop Arezzo.
«La musica ha un potere straordinario: riesce ad abbattere barriere linguistiche e culturali, permettendo a persone di ogni provenienza di comunicare in modo diretto e profondo. L’OMA ne è un esempio concreto e vitale» afferma Luca Roccia Baldini, direttore artistico del progetto e Presidente dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, formazione attorno alla quale si svilupperanno molte parti del percorso. «Partecipare a Saràbanda significa per noi offrire un’esperienza di dialogo autentico, in cui il piacere dell’incontro e della conoscenza reciproca diventa la vera ricchezza di una comunità».
Saràbanda non sarà solo musica. Anche la scrittura, l’improvvisazione e la creatività avranno uno spazio dedicato con i laboratori a cura di Francesca Sarteanesi, un’occasione per giocare con le storie e condividerle, esprimendo senza filtri i propri pensieri e mettendo a confronto le proprie storie con quelle degli altri. Il primo laboratorio, legato alla scrittura creativa, si svolgerà il 28 e 29 maggio presso il Centro di Aggregazione Sociale Indicatore e sarà un’occasione per giocare con le nostre storie e condividere parte del nostro vissuto. Il 10 e 11 giugno, presso il Centro di Aggregazione Sociale Tortaia, si svolgerà un laboratorio di scrittura creativa e improvvisazione in cui le parole cambieranno aspetto e significato a seconda di come il gruppo deciderà di farglielo cambiare mentre ogni partecipante sarà chiamato ad individuare la propria parola, la propria frase e uno spazio fisico sulla propria maglietta, dove intervenire con pennarello e immaginazione. Dal 17 al 19 giugno, presso Bibliocoop c/o Coop Saione, si svolgerà infine l’originale laboratorio Almeno Nevicasse, alla ricerca della parola, della frase, della sensazione che non abbiamo fatto in tempo a fermare perché andiamo veloci, con maglioni, ago e fili come kit di sopravvivenza. La partecipazione ai laboratori è gratuita.
Preziosi gli eventi a scuola, dalle lezioni concerto tenute dai musicisti dell’OMA ai laboratori teatrali e musicali, offrendo agli studenti l'opportunità di scoprire la musica e il teatro attraverso il gioco e l’ascolto. Ed esplorare nello stesso tempo le tematiche dell'accoglienza e dell'integrazione guidati dal valore della diversità, dall'importanza del rispetto reciproco e dalla bellezza della collaborazione. Gli Istituti coinvolti saranno: Università di Siena – Campus di Arezzo; Scuola Secondaria di Primo Grado “Piero della Francesca”; I.C. “Francesco Severi”, Scuola Primaria “Angelo Tavanti”; I.C. “Giorgio Vasari”, Scuola Primaria “Monte Bianco”; I.C. “IV Novembre”, Scuola Primaria “Sante Tani” e Scuola Secondaria di Primo Grado “IV Novembre”; Scuola per l’Infanzia Pallanca.
La chiusura del progetto è fissata per giovedì 18 settembre 2025, con inizio alle ore 21:00, presso Piazza Zucchi, ad Arezzo, con il concerto ad ingresso libero dell’Orchestra Multietnica di Arezzo realizzato in collaborazione con Associazione Donne Insieme in occasione del 30° anno di attività. Un evento atteso, nel cuore del quartiere multietnico della città, che è altresì un fervido racconto di culture in dialogo, tra tradizione e innovazione, per ribadire con forza il valore delle culture, nel loro farsi incontro e confronto, contro la paura delle tante diversità che abitano gli esseri umani, contro l’uniformità e l’omologazione.
Si segnala che “Saràbanda”, sul finire del 2024, ha coinvolto un gruppo di detenuti presso la Casa Circondariale di Arezzo in un laboratorio musicale e in un successivo concerto, aperto al pubblico esterno, contribuendo a trasformare la percezione del carcere non solo come luogo di punizione, ma come spazio di riflessione sulla riabilitazione, il reinserimento e l’accoglienza. Nel pensiero che il carcere, come la periferia, è uno spazio di separazione, ma anche di potenziale trasformazione e che entrambi i luoghi riflettono le disuguaglianze, i fallimenti e le fragilità della società, ma rappresentano spazi di resistenza, creatività e speranza.
Per informazioni e iscrizioni ai laboratori: Officine della Cultura, Via Vittorio Veneto 180/2, Arezzo - tel. 0575 27961 e 338 8431111 - [email protected]. Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org