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La Nazione

MAURIZIO COSTANZO

Cosa Fare

I borghi fantasma da visitare in Toscana

Ecco sette luoghi abbandonati e desolati, silenziosi e affascinanti che sembrano usciti da un libro di fiabe

Borghi fantasma da visitare in Toscana

Il Borgo &ldquo;fantasma&rdquo; di Montingegnoli ha origini antiche, si parla addirittura degli anni 1100, e rappresenta una delle tappe irrinunciabili dagli amanti e dagli appassionati dei luoghi desolati. Una delle cose che pi&ugrave; affascina chi va a visitarlo &egrave; il suo perfetto stato di conservazione, che &egrave; praticamente intatto. Ogni dettaglio si pu&ograve; ammirare nello stato originale. Una delle sue parti pi&ugrave; caratteristiche &egrave; il suo castello con un giardino circolare: la sua costruzione risale al 1150 circa, e nonostante i diversi rifacimenti che si sono susseguiti nel corso degli anni, ha mantenuto la sua forma originaria. La popolazione ha lasciato il borgo a met&agrave; del 1800, preferendo le citt&agrave; pi&ugrave; vicine o emigrando fuori dalla Toscana. Ad oggi, il piccolo borgo risulta chiuso in varie parti, ma &egrave; comunque possibile visitare qualche zona di questa bellezza slenziosa e affascinante. Per arrivare al Borgo di Montingegnoli, che si trova dalle parti di Radicondoli (Siena) tra le valli del fiume Cecina e il Merse, bisogna andare verso Belforte, attraversate il bivio che porta ad Anqua che si trova sulla destra, dopo circa 700 metri, si trova uno spiazzale sempre sulla destra. &Egrave; qui che si pu&ograve; parcheggiare per poi proseguire a piedi nella stradina sterrata, che in pochissimi minuti conduce nel piccolo borgo fantasma.

Il Borgo di Montingegnoli

Montingegnoli

Da non confondersi con la pi&ugrave; nota localit&agrave; sul mare, il borgo abbandonato e parzialmente diroccato di Castiglioncello. Si trova in provincia di Firenze e offre uno spaccato unico di vita rurale del passato. &Egrave; un luogo che sembra uscito da una fiaba, si staglia su una rupe e le sue origini sono molto antiche, addirittura al IX secolo. Essendo sull&rsquo;Appennino tosco-emiliano fu conteso fra bolognesi e fiorentini, per poi passarre sotto il dominio di questi ultimi nel Trecento. Visse un momento di splendore perch&eacute; trovandosi al confine fra Gran Ducato di Toscana e Stato Pontificio era meta privilegiata per scambi commerciali oltre che sede di dogana. Quando per&ograve; , dal XVIII secolo vennero realizzate altre strade pi&ugrave; facilmente percorribili, il borgo lentamente perse importanza e abitanti. Nel 1931 erano rimasti solo 64 abitanti, nel 1960 non c&rsquo;era pi&ugrave; nessuno. Come raggiungerlo? Appena oltre Moraduccio, in provincia di Imola, sulla destra c&rsquo;&egrave; una stradina poco visibile asfaltata che scende fino al fiume Santerno. Qua c&rsquo;&egrave; un parcheggio dove poter lasciare l&rsquo;auto per poi proseguire a piedi, attraversando il fiume su un ponticello. Castiglioncello si trova a circa 1 km, proseguendo su una strada ripida.

Castiglioncello di Moraduccio

Brento Sanico &egrave; un Borgo medievale sito nel Comune di Firenzuola provincia di Firenze. Le sue origini risalgono al 1145 ed &egrave; stato un luogo molto importate Possedimento degli Ubaldini di Susinana, i quali a Brento tenevano un Vicariato per la riscossione delle tasse ed era come un centro amministrativo dei loro distretti. Brento ha fatto comune fino al 1777 quando per le riforme economiche di Pietro Leopoldo furono riuniti a Firenzuola sotto un solo Gonfaloniere ed in una sola amministrazione, come si trovano adesso. La chiesa dedicata a San Biagio sussiste fino al 1506 poi nel 1860 Giovanni Battista la mise in volta, restaurata poi nel 1917 da Don Ranieri. L&#39;ultimo abitante lo ha abbandonato nel 1963. Il motivo dell&rsquo;abbandono del borgo &egrave; stata la perdita della sua importanza strategica dopo che sono state costruite le moderne autostrade e strade statali nel periodo post-bellico. La curiosit&agrave;: il suo nome &egrave; di origine germanica e significa &ldquo;ben protetto dalle intemperie del vento&rdquo;.

Brento Sanico

Bugnano, situata nel comune di Bagni di Lucca, da cui dista 10 km, &egrave; un borgo che &egrave; stato abbandonato nell&rsquo;Ottocento a causa dello spopolamento progressivo e della difficolt&agrave; di accesso. Si trova a 579 metri sul livello del mare e regala un&#39;esperienza insolita a chi lo visita. Molte case in pietra sono ridotte a ruderi, ma alcune conservano bellissimi affreschi sulle pareti. Anticamente costituiva insieme a Lugnano e Riolo uno dei tre nuclei abitati, appartenenti alla localit&agrave; collinare denominata Monti di Villa. Il tempo ha lasciato un segno ben visibile che appare ben evidente a chi lo visita: molti degli edifici sono parzialmente crollati.

Bugnano (Foto Enrico Viviani)

Bugnano

Toiano, a un&rsquo;ora di auto da Buriano, &egrave; un piccolo borgo abbandonato nel cuore della Toscana. Porta con s&eacute; un fascino indescrivibile. A Toiano &egrave; presente una chiesa sconsacrata dell&rsquo;XI secolo. Tutto il paese sembra essersi fermato, il tempo scorre ma senza nessuna mobilit&agrave;, in questa zona di grande valore paesaggistico tra Palaia e Volterra.

Toiano

Il borgo fantasma di Villa Saletta &egrave; un piccolo borgo affascinante, frazione del comune di Palaia in provincia di Pisa. Si trova poco pi&ugrave; di 10 minuti da Toiano, da qui si gode un bel panorama sulla Valdera e non solo. &Egrave; completamente disabitato, ma d&rsquo;estate si anima con il festival del teatro popolare che mette in scena spettacoli con artisti toscani.

Villa Saletta

In Alta Garfagnana c&rsquo;&egrave; un paese fantasma sommerso sotto oltre 40 metri acqua. Si tratta di Fabbriche di Careggine paese in provincia di Lucca che fu sommerso nel 1947 in seguito alla costruzione di una diga alta 92 metri sul fiume Edron. Quando venne sommerso dalle acque del Vagli, il borgo contava 31 case e 146 abitanti che si sposarono tutti nella vicina Vagli di Sotto. Da quando vennero sommerse nel primo Dopoguerra, le 31 case del borgo medievale sono tornate alla luce soltanto quattro volte: nel 1954, nel 1968, nel 1983 e un&rsquo;ultima volta nel 1994, evento che fece arrivare in Garfagnana circa un milione di visitatori, accorsi da ogni parte del mondo. Lo svuotamento del bacino idroelettrico pi&ugrave; grande della Toscana sarebbe dovuto avvenire gi&agrave; nel 2016: l&rsquo;intervento &egrave; stato rinviato al 2021, e da allora sono seguiti una serie di ulteriori rinvii.

Fabbriche di Careggine

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