"Kabuki, ma anche Noh"

Alla scoperta dei più celebri teatri giapponesi

A Massa, al museo Ugo Guidi 2 è iniziata la mostra "Kabuki, ma anche Noh", che illustra la storia di due dei tipi di teatro giapponese del periodo Edo. L'installazione consiste in più di 50 xilografie (incisioni su legno) che vanno dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai primi del Novecento, libri tematici, maschere e video esplicativi su i due stili di teatro, ad oggi patrimonio mondiale immateriale dell'UNESCO. 

Le xilografie esposte rappresentano scene ritratte dal teatro kabuki, mostrando delle sorta di fotografie degli attori del tempo nei loro costumi, che diventavano vere e proprie celebrità, evidenziando il carattere più popolare e di facile interpretazione di questo tipo di teatro. 

Al contrario, le incisioni del noh mostrano la sua matrice aristocratica, in un teatro che era estremamente codificato e con scenografie ridotte al minimo, così come i costumi, mentre il kabuki era molto più ricco di dettagli ed enfasi. Le stampe del noh quindi rappresentano "scatti" più statici ed essenziali, scene molto meno movimentate e arredi scenici praticamente assenti. L'aspetto più particolare di questo teatro sono le maschere che cristallizzano i personaggi e le loro epressioni.