
Livorno, Palazzo De Larderel nella foto di Gianmarco Caroti per il Fai
Sono due le visite consigliate dal Fai in Toscana.
FIRENZE
Oggi sede di Firenze Fiera e solitamente chiusa al grande pubblico, la villa, appartenente al patrimonio della Regione Toscana, fu costruita tra il 1886 e il 1891 dalla famiglia Strozzi di Mantova su progetto di Gerolamo Passeri e fu modificata da Michelucci con l’aggiunta del belvedere nel 1925; a lungo residenza privata, è stata trasformata negli anni Sessanta del Novecento nel più grande complesso congressuale di Firenze. Circondato da ampio giardino con elementi di architettura contemporanea e installazioni, l’edificio è costituito da doppia fuga di sale separate da un salone centrale.
Quasi nulla rimane degli arredi originali di fine Ottocento, ma si possono ammirare i soffitti a cassettoni su modello rinascimentale, le porte intarsiate su modelli di Feltrini e Vasari, e l'originale vetrata policroma, oltre ad alcuni interventi di arti applicate del Burchi, come ferri battuti, commesso lapideo dei pavimenti e stipiti lavorati. Comprata da Alessandro Contini nel 1931 (l'appellativo Vittoria fu voluto da Alessandro in omaggio alla moglie), la villa fu riarredata dagli architetti Gio Ponti, Tomaso Buzzi e Giulio Rosso, mescolando il moderno mobilio creato su misura con opere d'arte antiche e contemporanee organizzate con criterio museale. La collezione e il mobilio, oggi non più in loco, sono confluite principalmente alle Gallerie degli Uffizi e in alcune raccolte private, mentre si possono ancora osservare alcuni interventi moderni nei bagni e nelle anticamere. Nel 1964 gli eredi dei Contini Bonaccossi vendettero il complesso all'Azienda del Turismo fiorentino che lo destinò a centro internazionale congressi e procedette con un’ampia ristrutturazione.
LIVORNO
Palazzo de Larderel – Tribunale Civile di Livorno
Palazzo de Larderel è il più imponente e sontuoso palazzo dell'Ottocento livornese e ospita oggi i locali del Tribunale Civile. Il primo nucleo, che aveva l’aspetto di una villa di campagna, venne fatto realizzare, a partire dal 1830, dall'imprenditore francese trasferitosi a Livorno François de Larderel che, sfruttando le risorse geologiche dei lagoni del Volterrano, promosse e sviluppò l'industria dell'acido borico, accumulando un cospicuo patrimonio e diventando il maggiore imprenditore della Toscana granducale, simbolo di un'aristocrazia di origine borghese.
Nel 1837, divenuto a tutti gli effetti un nobile livornese, avviò i lavori di ampliamento della residenza: all'edificio, portato a termine nel 1839, su progetto di Gaetano Gherardi, furono aggiunte due ali laterali, munite di terrazze alla sommità. Successivamente i vari corpi di fabbrica furono uniti in un unico prospetto ad opera di Ferdinando Magagnini. Dopo il 1850, infine, si aggiunse un nuovo corpo, che si prolungava verso il giardino a completare il nuovo scalone d'accesso al primo piano, abbellito di copie delle statue del loggiato degli Uffizi. Arricchito di arredi e di una collezione d'arte antica e moderna, il palazzo pose il Larderel nel novero dei mecenati e dei benefattori della città.
Durante le Giornate Fai di Primavera sarà possibile accedere eccezionalmente a molti degli ambienti interni del Palazzo, di cui verranno raccontate la storia e l'evoluzione, strettamente legate alla storia di Livorno.