Alessia Grandieri
Cosa Fare

Il tesoro di Sassalbo

Dell'oro sepolto ancora protetto

Scorcio di Sassalbo

Scorcio di Sassalbo

Tanto tempo fa, a Sassalbo, nel comune dui Fivizzano, c'era un castello a strapiombo su un torrente dove viveva il signorotto locale, noto per estorcere denaro e ricattare i compaesani, i quali a loro volta ricambiavano con odio e disprezzo. Un giorno, durante la battuta di caccia venne ucciso da un colpo di fucile, si dice sparato da uno dei figli di un possedente terriero al quale aveva preso dei beni. Il signorotto non venne compianto ma si continuò a parlare di lui perché si sparse la voce di un tesoro da lui sepolto sotto il castello, forzieri e calderoni ricolmi d'oro e gioielli. Pare che il tesoro fosse anche protetto dal Diavolo, che avrebbe fatto di tutto per proteggerlo.

Una notte, tre contadini decisero di andare a cercare il tesoro, giurando di fare il tutto nel silenzio più totale per non essere scoperti. Una volta d'accordo, a notte fonda inziarono a scavare. Uno dei tre, s'imbatté in un tunnel dove trovò il tesoro e il trio gioì, sempre in silenzio, del ritrovamento quando arrivò un gregge di pecore. Dietro a queste vi era un vecchio caprone nero e zoppo che faceva fatica a stare dietro al gregge e uno degli uomini non resistette dal deriderlo rumorosamente, infrangendo la promessa. Di conseguenza, tutti e tre vennero spazzati via da una forte folata di vento e vennero trovati morti il giorno dopo. Fra la gente si inziò a dire che il caprone era il signorotto morto durante la battuta di caccia, che forse voleva proteggere il suo tesoro. 

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