Alessia Grandieri
Cosa Fare

La castagnata del Diavolo

Sconfiggere il Diavolo passando per lo stomaco

Castagnata (foto di repertorio, Ansa)

Castagnata (foto di repertorio, Ansa)

Legata alla storia del ponte che collega le due sponde del Serchio, nella stessa zona di Borgo a Mozzano, c'è un altra storia che coinvolge sempre il Diavolo. 

Questa storia riguarda la suora Monna Leta che aveva deciso di prendere il Diavolo per la gola e per questo vicino al ponte dove il demonio traghettava le anime, allestì un fornello per cuocere delle castagne. Sbucciò le caldarroste, mise sul fondo della padella dello zucchero e cucinò il tutto con del vino e a fuoco vivo. Il Diavolo venne attirato dal profumo delle castagne, vi versò sopra anche della grappa causando una grande fiammata che però non fu un problema per lui, in quanto già abituato alle fiamme e al calore, e assaggiò le castagne. 

Monna Leta stabilì il prezzo per le caldarroste: per ogni castagna che avrebbe mangiato, una persona che passava il ponte non avrebbe corso il rischio di perdere la propria anima se non pagava il compenso. Il Diavolo accettò, purché non mancassero le castagne. Da allora nel borgo queste non mancarono mai, nessuno corse più il rischio di perdere la sua anima e nacque una nuova ricetta. 

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