In occasione dei 450 anni dalla morte di Giorgio Vasari, la città di Arezzo ha allestito "Vasari. Il Teatro delle Virtù", una mostra per celebrare l'artista fino al 2 febbraio 2025. Alla Galleria Comunale d'Arte Moderna e Contemoporanea è possibile vedere più di 100 opere, tra inediti, pale monumentali e altri capolavori, che provengono da collezioni private e istituzioni estere note come il MET, gli Uffizzi o il Louvre.
Il tema della mostra è l'allegoria e riguarda tutte quelle invenzioni realizzate da Vasari per favorire il suo protettore, il granduca Cosimo I. L'artista è stato un sensibile interprete del suo tempo, in grado di unificare tutte le arti maggiori (pittura, scultura e architettura) e ricorrendo sempre al linguaggio alleggorico, ideando così uno stile ricorrente nelle arti visive e letterarie del Cinquecento.
Tra le opere in mostra ci sono tavole, tele e disegni di Vasari e dei suoi collaboratori, lettere e manoscritti, articolati nelle otto sezioni. Tra queste, "La Chimera, Vasari e il Duca", il bronzo etrusco ritrovato ad Arezzo e usato da Vasari per la propganda politica di Cosimo I. Il percorso espositivo ha lo scopo di presentare il pittore non solo come tale, ma anche mostrare la sua rete di conoscenze e le tappe più importanti della sua vita.