Firenze 3 agosto 2023 – Un'improvvisa e grave reazione allergica che può mettere a rischio la vita. E' lo shock anafilattico, che può insorgere dopo aver assunto un farmaco, o anche una piccola quantità di un alimento al quale si è allergici, o dopo una puntura di un insetto. In questi casi l'unico salvavita in grado di far regredire i sintomi è l'adrenalina. Ecco, in dettaglio, quali sono i sintomi dello shock anafilattico e come comportarsi.
Cosa provoca lo shock anafilattico
Nella persona allergica (ad un farmaco, al lattice, ad un alimento, alla puntura di un insetto), la reazione anafilattica può essere favorita da alcuni fattori, come per esempio l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, i Fans, l’assunzione di alcolici, infezioni, l'attività fisica, il caldo o l'umidità o essere, per le donne, nei giorni delle mestruazioni.
I sintomi
In caso di shock anafilattico si liberano nell'organismo grandi quantità di istamina e altre sostanze, che spiega l'Humanitas, provocano in modo improvviso e repentino la dilatazione dei vasi sanguigni, con possibile conseguente abbassamento della pressione arteriosa e perdita di coscienza. I sintomi più caratteristici dello shock anafilattico sono l'edema, quindi il gonfiore di labbra, glottide, palpebre, la costrizione alla gola, difficoltà respiratorie, alterazioni del tono della voce, ma anche nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, malessere e sensazione di svenire. Può anche insorgere l'orticaria.
Cosa fare
L’adrenalina – spiega la dottoressa allergologa Maria Rita Messina, è l’unico farmaco in grado di far regredire lo shock anafilattico e salvare la vita della persona. Per questo motivo, data la rapida insorgenza della reazione anafilattica e la sua estrema gravità, è importante che chi è consapevole di avere allergie gravi porti sempre con sé questo farmaco. L’adrenalina viene venduta in forma auto-iniettabile: una ‘penna’ con a un’estremità un cappuccio di sicurezza e dall’altro una punta in cui è presente un ago che, premuto contro la coscia, inietta istantaneamente una singola dose controllata di farmaco. Dopo la somministrazione di adrenalina la persona deve essere comunque portata in pronto soccorso, dove sarà tenuta sotto controllo fino al completo ristabilimento. Se la persona non ha con sé l’adrenalina, bisogna chiamare immediatamente il 118. In attesa dell’intervento medico si possono somministrare cortisone, antistaminici o broncodilatatori. In caso la persona soggetta a shock anafilattico vada in arresto cardiocircolatorio, oltre a chiamare i soccorsi, bisogna iniziare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare, che verrà continuata dal personale sanitario una volta giunto sul posto.