Arezzo, 28 settembre 2024 – Si conclude domenica 29 settembre la nona edizione del Festival dello Spettatore, ideato e promosso dalla Rete Teatrale Aretina con il sostegno e il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Arezzo, con il contributo di Fondazione CR Firenze, Fondazione Guido D’Arezzo, Fondazione Toscana Spettacolo Onlus, Unicoop Firenze, in collaborazione con RAT - Residenze Artistiche della Toscana, Cooperativa Progetto 5, Festival Meno alti dei pinguini, Liceo Vittoria Colonna e con il sostegno e la collaborazione delle compagnie della Rete Teatrale Aretina Anghiari Dance Hub, Diesis Teatrango, Kanterstrasse Teatro, Libera Accademia del Teatro, NATA Teatro, Officine della Cultura, Teatro di Anghiari.
C’è ancora tempo per partecipare, in piazza San Jacopo, spettacolo per 7 spettatori a Officina oceanografica sentimentale della compagnia Samovar, intreccio artistico di clownerie musicale, teatro comico-poetico e marchingegni. Scritto diretto e interpretato da Luca Salata, Officina oceanografica sentimentale è uno spettacolo intimo, formato da spatole, rotelle e onde per 7 viaggiatori, ospitati nella roulotteatro.
Alle 10, presso la Libera Accademia del Teatro, Druga Andrea Franchi e Filippo Brilli metteranno in scena Suoni e Mondi. Viaggio alle origini del rapporto fra suoni, musica, cultura e uomo. Nella prima parte l'antropologo e musicista Filippo Brilli accompagnerà il pubblico in un percorso nell’antropologia della musica, alla ricerca del rapporto fra natura, suono e uomo dalla preistoria fino ai giorni nostri. Nella seconda parte Druga e Filippo Brilli condurranno gli spettatori nel mondo sonoro adatto ad abbandonare il corpo, guidati e avvolti da sonorità ancestrali, etno world, ambient e sospese. È consigliabile portare un cuscino, un tappetino, una coperta e dell’acqua.
Primo appuntamento del pomeriggio, alle ore 17, presso il Teatro Petrarca, lo spettacolo Down, del Collettivo Clochart, presentato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. Con la regia e la drammaturgia di Michele Comite che lo interpreta assieme a Giorgia Benassi e Stefania Favero, lo spettacolo, adatto a un pubblico dai 10 anni, narra della paura di una madre di mettere al mondo una figlia con la sindrome di down, e del coraggio di una figlia di affrontare le paure a cui la vita la sottopone. Down non è solo una storia di paura e coraggio ma è anche una storia d’amore, fatta di pazienza e di ascolto dove la bellezza giace nelle carezze e nei silenzi. Lo spettatore si troverà dentro le mura di una casa, forse di molte case, dove al suo interno si celano le nostre fragilità e vederle, forse, ci può aiutare a trovare il coraggio di prendersene cura, senza giudizi e rifiuto alcuno.
Conclude il festival, presso il Centro di Aggregazione Sociale Tortaia alle ore 18,30, in collaborazione con Arezzo Casa SpA, Not’ Rò Munn (Note dal Mondo) con Madoka Funatsu e Giovanni Conversano. Il duo presenta un repertorio basato sulle proprie esperienze, attraverso ricerche sulle tradizioni musicali del mondo, proponendo brani originali e arrangiamenti “intrecciati” che spaziano dall’afro-etno-folk alle canzoni napoletane, jazz, world-mediterraneo, tango, pop.