Arezzo, 19 marzo 2025 – Termina mercoledì 26 marzo il ciclo di conferenze “Istruzione e scuole in Arezzo dal medioevo all’età contemporanea”, organizzato dalla Società storica aretina con il patrocinio del Comune di Arezzo. Alle ore 17:30, all’Auditorium Ducci di via Cesalpino, Iacopo Maccioni parlerà sul tema “La scuola elementare aretina dal 1900 al passaggio definitivo allo Stato”, in continuità con la conferenza svolta da Giovanni Galli martedì scorso.
Curato dallo stesso Galli, il ciclo di conferenze, è parte di un più ampio progetto che si è proposto di ricostruire istituzioni, iniziative e figure del secolare processo volto a favorire l’estensione delle conoscenze culturali da una ristretta cerchia di specialisti a strati sempre più larghi della popolazione, approdando nel corso dell’Ottocento all’organizzazione della Pubblica Istruzione come servizio istituzionalizzato, prima di élite e poi di massa.
Nei primi trent’anni del Novecento l’educazione di base del Paese è procurata, gestita e amministrata da molteplici realtà: famiglia, enti morali, religiosi, istituzioni private, Comuni. A partire dal 1904 lo Stato offre alle amministrazioni comunali che provvedono alla scuola elementare pubblica l’opportunità di cedergli il passo per il controllo, la selezione e la gestione del personale docente. Arezzo è tra i Comuni che si ostineranno fino all’ultimo a voler conservare l’autonomia, aspettando la fine del 1933 per consegnare il testimone. Dal primo gennaio successivo, tutti i maestri d’Italia hanno ruoli regionali e ricevono lo stipendio dallo Stato. Restano in carico ai Comuni le competenze relative agli edifici, agli arredi, all’illuminazione, al riscaldamento, ai sussidi didattici e ai custodi. Nel frattempo il Comune di Arezzo ha accumulato gravi ritardi, affrontando i problemi in maniera a volte inadeguata, a volte frettolosa e altre volte assecondando interessi di parte anziché quelli generali.
Laureato in Pedagogia, Iacopo Maccioni è stato nominato direttore didattico nel 1989 e successivamente dirigente scolastico, prestando servizio in Veneto e soprattutto in Toscana, ricercando sempre la massima collaborazione del corpo docente. Ha insegnato all’Università di Siena ed ha curato progetti didattici e di ricerca in vari campi. Ha pubblicato articoli sulla lettura, la scrittura e l’insegnamento della Matematica e della Musica, oltre a racconti e romanzi.
Le conferenze della Società storica aretina sono ad ingresso libero e gratuito.