Arezzo, 23 settembre 2023 – Cortona nuovamente protagonista con l’arte contemporanea con la mostra “Cortona in Arte terza edizione - Espressioni opposte”, ideata e curata da Marilena Visconti (Direttore generale) esperta di arte, antiquariato e arte contemporanea, che vuole promuovere l’arte contemporanea di artisti importanti affermati, nazionali e internazionali, affinché Cortona possa diventare un punto di riferimento, non solo per gli Art Dealer e i Collezionisti, ma anche e soprattutto per gli appassionati di arte che desiderano avvicinarsi e approfondire sempre di più il settore dell’arte contemporanea. Grazie alla Fondazione Mazzoleni di Bergamo e alla sua presidente, Simona Occioni, a Cortona in questa edizione sarà presente anche Andy Warhol. In mostra, inoltre, opere ed installazioni di ben 50 artisti italiani ed internazionali, che raccontano il contemporaneo con varie sfaccettature, con più di 100 opere e 6 personali di artisti acclamati a livello internazionale: Giovanni Cristini, Diego Rudellin, Aurelio Bruni, Paolo Rigoni, Beata Murawska e Maria Antonietta Scarpari.
La mostra, ideata da Marilena Visconti, è organizzata da “Cortona Sviluppo”, con il patrocinio del
Comune di Cortona, in collaborazione con la Fondazione Mazzoleni ed il sostegno della Banca Popolare di Cortona. Due gli spazi espositivi: il Centro Convegni Sant’Agostino (via Guelfa, 40) ed il Palazzo Ferretti (Via Nazionale, 46). La mostra sarà inaugurata al Centro Convegni Sant’Agostino sabato 23 settembre 2023 alle ore 16.30. Il Vernissage è su prenotazione ([email protected] o Mobile +39 320 387 3809). La mostra sarà visitabile fino all’8 ottobre 2023, con orario di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 19:00.
Questo il programma dell’inaugurazione: alle ore 16:30 inaugurazione della mostra; interverranno Francesco Attesti (Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cortona), Marilena Visconti (Direttore generale della mostra), Simona Occioni, Presidente della Fondazione Mazzoleni. Ospiti d’onore all’inaugurazione, a cui sarà consegnata una targa, direttamente dall’80ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il regista Alessandro Pondi, che a Venezia ha presentato il suo nuovissimo film “Una commedia pericolosa” con Enrico Brignano. Il secondo ospite d’onore, alle ore 17:30, è Luca Palamara, ex magistrato, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ex membro dell’Associazione Nazionale Magistrati, che converserà con il Sindaco di Cortona, Luciano Meoni, sul tema “Uno sguardo al futuro”, per approfondire i temi attualissimi ed importanti della giustizia italiana. Contestualmente saranno presentati i due libri, Best Sellers: “Il Sistema. Potere, politica affari: storia segreta della magistratura italiana”, di Alessandro Sallusti e Luca Palamara (Rizzoli, 2021) e “Lobby e Logge. Le cupole occulte che controllano «il sistema» e divorano l'Italia”, di Alessandro Sallusti e Luca Palamara (Rizzoli, 2022). In occasione dell’inaugurazione sarà possibile assistere alla performance del Maestro Giovanni Cristini. Tra i presenti Fabio Procacci (Presidente di Cortona Sviluppo). Presenta la giornalista Patrizia Mari. Alle ore 18:30 verranno inaugurate le sezioni della mostra allestite a Palazzo Ferretti.
Le dichiarazioni
«Nella realizzazione di questo progetto mi ha spinto la forte e ferma volontà di ricostruire un momento di riunione collettiva, al fine di aiutare l’individuo a ritrovare quella ‘bella realtà’, ormai sopita, lontana e forse dimenticata. Si vuole promuovere quanto di polemico, affascinante, paradossale e armonico, l’arte ha da offrirci con il suo essere politropa ed eclettica, non riducendola, e quindi limitandola, a nessun movimento o corrente, ma dandone una visione sinottica, così da trasmettere il suo enorme potenziale, insieme a quello dell’Italia, della sua gente, della Toscana e di Cortona, con il suo fascino sconcertante» - è quanto afferma Marilena Visconti, Direttore generale della Mostra -. Un progetto realizzato grazie all’organizzazione di Cortona Sviluppo, la collaborazione del Comune di Cortona e della Fondazione Mazzoleni ed il sostegno della Banca Popolare di Cortona».
La Presidente della Fondazione Mazzoleni, Simona Occioni, ha accolto con piacere l’invito di approdare nel cuore dell’Italia, in una località così ricca di storia come Cortona, dove predomina il “classico vivere toscano”. In occasione della mostra la Fondazione ha selezionato alcune opere iconiche del maestro indiscusso della “Pop Art” internazionale, Andy Warhol. Le opere, che verranno messe in mostra, sono state esposte e pubblicate sul catalogo ragionato in occasione della recente mostra pubblica “Andy Warhol Icona Pop”, tenuta al Centro Culturale San Gaetano di Padova, che in soli quattro mesi ha registrato 40.000 visitatori. «In occasione della manifestazione annuale “Cortona in Arte” - afferma Simona Occioni - le opere di Warhol verranno esposte all’interno della Chiesa di Sant’Agostino e saranno per tutto il periodo della manifestazione lo sfondo di un luogo sacro e al tempo stesso un elemento di distacco, in uno spazio storico collocato nella parte bassa della città».
Il Sindaco di Cortona Luciano Meoni ha apprezzato la volontà di organizzare questa nuova edizione di «Cortona in Arte»: «Siamo lieti di poter ospitare questo evento - dichiara il primo cittadino cortonese - voglio ringraziare gli organizzatori, la Presidente Simona Occioni e la direttrice Marilena Visconti, gli artisti coinvolti e l’organizzazione di Cortona Sviluppo. La nostra città offre una ulteriore occasione per ammirare opere e incontrare personaggi di grande interesse».
Le sedi
Due le sedi espositive: Chiesa di Sant’Agostino e Chiostro di Sant’Agostino, una chiesa che risale al 1200, costruita dai monaci agostiniani dopo il 1256. La chiesa venne ristrutturata nel 1481 ed ampliata nel 1600. Al suo interno si possono ammirare Lunette che raccontano momenti di vita di Sant’Agostino, dipinte nel 1669 dal pittore Giuseppe Guasparini. A Palazzo Ferretti, alcune stanze saranno dedicate ad altre sezioni della mostra. Gli ambienti sono quelli delle vecchie cantine di questo palazzo nobiliare, contesto unico e straordinario nel centro storico di Cortona.
Le sezioni della mostra
Cinque le sezioni della mostra: Andy Warhol; Performance a cura di Giovanni Cristini; Installazioni a cura di Maria Antonietta Scarpari; Personali di: Giovanni Cristini, Paolo Rigoni, Aurelio Bruni, Beata Murawska, Diego Rudellin e Federico Benedetti; opere in esposizione di artisti affermati a Palazzo Ferretti e al Centro Convegni Sant’Agostino: Antonio Capoferri, Feofeo, Francesco Campanella, Rosy Mantovani, Sandra Valdevilt, Saon, Ulisse Gualtieri, Walter Dell’Amico, Antonella Quacchia, Biagio Monno, Chicca Maso, Cynthia Muriel, Federico Morelli, Fiorangela Filippini, Flavio Pucci, Francesca Ghidini & Alessandro Rinaldoni, Gaetano Maffeo, Gemma Oria, Giancarlo Mariniello, Giuliana Arcangelelli, Jean Raynell Bello, Leonardo Cherubini, Libia Patricia Quintero, Marilena Visini, Massimiliano Giordano, Albertino Spina, Eugenio Ratta’, Francesco Bruscia, Milena Bini, Monica Gargiulo, Sergio Cavallerin, Stefania Galletti, Walter Marin, Paola Lusuardi, Paolo Manzari, Riccardo Veschini, Sandra Iotti, Sandro Frinolli, Silvana Mascioli, Svetlana Borisova, Villegiante Gaetano, Vincenzo Doronzo, Walter Formia.
Note su Andy Warhol e degli artisti delle personali in mostra a Cortona
Andy Warhol, negli anni Sessanta del Novecento, è un artista in ascesa nel panorama pop newyorkese; si dedica alla pittura e parallelamente utilizza il cinema e il mondo della televisione come campi di sperimentazione alternativi, creando immagini ispirate alla pubblicità e ai fumetti, riproducendo gli oggetti della cultura di massa, che in quegli anni dominavano i principali canali dei media americani. Presto si rende conto che nel vasto mondo dei nuovi media vi era la chiave del successo e della riconoscibilità. La riproduzione delle immagini fabbricate dai mezzi di comunicazione sono alla base dell’interesse estetico di Warhol, un interesse costante che oscilla tra il desiderio di glorificazione e quello di demistificazione del soggetto proposto. Egli “moltiplica” la società del consumo ponendola davanti a mille specchi, rendendo ciò che ci è riflesso ancora più vuoto, sottolineando inevitabilmente l’inconsistenza dell’originale, trasformando così la realtà in una realtà mediata. Il tema del vuoto e dell’inconsistenza si accentua negli anni Settanta, del Novecento, momento in cui concentra la sua attenzione principalmente sul tema della caducità della vita umana, vana e superflua. Persino i ritratti e i volti iconici delle star, a prima vista privi di qualsiasi allusione o peculiarità religiosa, ci rimandano con i loro fondi oro, con i colori accesi e brillanti - come nelle serigrafie di Marilyn Monroe - alle icone tardo-ortodosse così care a Warhol fin dall’infanzia.
Giovanni Cristini, nato a Iseo, in provincia di Brescia, si afferma come pittore di falsi d’autore. Figlio d’arte, per oltre vent’anni ha respirato in casa la grande arte attraverso le riproduzioni del padre. Il suo lavoro d’artista è concentrato nel ridurre la distanza fra la propensione espressionista e il realismo, che favorisce l’individuo piuttosto che l’estetica, nel legittimare il ruolo salvifico dell’arte. La sua pittura è ispirata ai grandi maestri dell’impressionismo, rendendo le sue opere materiche e vivaci nei colori. Ama riprodurre paesaggi su tele medio-grandi. Dipingere per l’artista resta un momento di profonda intimità.
Paolo Rigoni, nato ad Asiago, è residente in Umbria. Esegue opere dalla tecnica unica nel suo genere, utilizzando come fondo delle tele un collage di vari materiali (carte, pezzi di scatole, pagine di quotidiani) allo scopo di dare dignità sensibile al soggetto trattato in contrapposizione alla tempesta dei media a significare l’universalità senza età del sentimento, contro l’imbarazzante bombardamento mediatico.
Aurelio Bruni, nato a Blera, nel viterbese, vive in Umbria. Pittore realista, le sue opere sconfinano nell’iperrealismo, il surrealismo ed il simbolismo, nella consapevolezza che ogni pittore sia figlio del suo tempo. Nelle sue opere gli oggetti animati ed inanimati acquisiscono pari dignità e la resa quasi iperreale e manierista della loro "materia" esterna è solo il velario dietro cui scorgere, ad una lettura più profonda, l'essenza della loro anima. Il virtuosismo stilistico di Bruni è tale da riuscire a descrivere nei minimi dettagli la consistenza materica degli elementi raffigurati, suggerendone persino le sensazioni tattili-visive.
Beata Murawska è una pittrice informale figurativa, nota per i suoi dipinti su grandi tele raffiguranti campi di tulipani. Ha un importante background, essendosi diplomata all’Accademia di Belle Arti di Varsavia e un successivo percorso artistico altrettanto prestigioso. Vive in Liguria, che lei chiama un paradiso floreale. Le emozioni esuberanti dei colori sono la chiave di lettura principale delle sue rappresentazioni tra fiori e natura, dove emergono energia solare e “colori dei sogni”, seguendo la teoria del colore di Kandinskij, il quale rispetto alle disquisizioni tecnicistiche preferiva vedere nelle gamme cromatiche una espressione pura della parte più interiore della nostra anima.
Diego Rudellin, nato a Milano si è trasferito in Trentino dove vive e lavora. Dopo aver frequentato studi tecnici, è nata la sua passione per la lavorazione del rame. Nella costante evoluzione delle sue opere ha iniziato la sua ricerca nella figura per esprimere determinati valori. Compone, poi, corpi anatomici, con i fili di rame saldati, ed uno ad uno fra loro crea i fasci muscolari, i capelli, il viso. In seguito, comincia ad abbandonare l'anatomia e sente l'esigenza di allungare i corpi che diventano sempre più stilizzati, che appoggia su piedistalli in equilibrio, alla ricerca costante di armonia.
Federico Benedetti, nato a Pietrasanta, nei suoi dipinti sottolinea l'estetica, giocando con la seduzione visiva, attraverso la quale nasconde la percezione e la subitanea ricezione dei molteplici messaggi e delle metafore che si stratificano uno sull'altra, opere che denotano la profonda riflessione che l'artista fa sull'arte di un passato lontano, oggi ritenuta classica, ma che allora, così come è accaduto in ogni epoca e per ogni corrente artistica, era considerata “contemporanea”. In un mondo in cui la priorità sembra non essere più guardare ciò che ci sta attorno, ma piuttosto essere osservati e visti, l'immagine non è più realtà assoluta e indiscutibile.
Maria Antonietta, nata a Foligno, vive da molti anni ad Ancona, è un’artista eclettica e molto prolifica: ha esposto diverse sue opere d’arte in varie mostre nazionali ed è apprezzata dal pubblico, oltre ad essere una grande appassionata di musica: da anni si dedica al suo violino. In mostra a Cortona espone una grande installazione, dal titolo “Viva l’Italia”, eseguita con rose e fiori in ceramica antica di Capodimonte.