
nonostante
Arezzo, 4 marzo 2025 – Arriva un'anteprima al cinema Eden di via Guadagnoli ad Arezzo del film «Nonostante». Domenica 9 marzo alle 15,45 e alle 16 il regista e attore Valerio Mastandrea sarà presente in sala per introdurre l’anteprima del suo ultimo film e l’evento è già sold out. Nonostante, il film diretto da Valerio Mastandrea, racconta una storia che ha luogo in un ospedale. Il protagonista è un paziente ricoverato già da un po’ di tempo e le sue giornate trascorrono seguendo una routine ben precisa che in fondo gli piace molto. Ricoverato ormai da diverso tempo, lì dentro ha trovato una dimensione sicura, lontana dal trambusto e dagli imprevisti della vita là fuori, zero responsabilità e nessun problema. Vive la sua condizione con rassegnazione scambiandola per libertà. Ma quando un giorno arriva una nuova persona viene ricoverata nel suo reparto, la sua tranquilla routine cambia. Lei non vuole stare in ospedale, vuole vivere o morire senza compromessi e vie di mezzo. È arrabbiata, irrequieta e non accetta la sua condizione, vuole andare via da lì, vivere e morire senza l’attesa della morte rinchiusa fra quattro mura. Il suo amore struggente per la vita contagia l’uomo che dopo un primo momento di negazione, capisce che ha ragione lei. È arrivato il momento di lottare lasciando spazio alle emozioni da troppo tempo assopite. Nonostante con Valerio Mastandrea e Dolores Fonzi dopo l’anteprima del 9 marzo sarà in uscita al cinema il 27 marzo. Un uomo vaga dentro e fuori un ospedale, divertendosi ad interagire con i suoi occupanti - medici, infermieri, pazienti - senza esserne visto. Quell’uomo è in coma, e mentre il suo corpo giace in un letto la sua essenza va in giro e parla con altri pazienti al momento separati dai loro corpi mortali. Ma quando la vittima di un incidente automobilistico entra in stato comatoso e viene ricoverata in quella che era stata la sua stanza tutto cambia per quell’uomo che prendeva la propria solitudine come un gioco. E che ora dovrà cominciare a porsi qualche domanda in più su quanto, e come, ognuno di noi desidera stare al mondo. Una delle chiavi di lettura della seconda regia di Valerio Mastandrea dopo Ride è proprio il titolo, perché per un attore che ha fatto del proprio atteggiamento laconico e apparentemente disincantato la sua cifra prendere in considerazione la possibilità di un «nonostante« è già una piccola rivoluzione. La parabola del film è surreale e onirica, ma affonda palpabilmente le sue radici in un dolore autentico e lacerante che riguarda la paura della morte.