BARBARA BERTI
Cosa Fare

Mondo Convenienza, la Regione chiede un tavolo nazionale

Intanto Cgil e Filcams ottengono un incontro con l'azienda per il 31 luglio. Un gruppo di lavoratori scrive al Prefetto di Firenze

Mondo Convenienza, linea dura Licenziati dopo lo sciopero "Blocco illegale del servizio"

Campi Bisenzio, 19 luglio 2023 – La Regione chiede un tavolo nazionale per la questione Mondo Convenienza. All’incontro all’Unità di crisi della Regione convocato per questo pomeriggio, come annunciato in mattinata, Mondo Convenienza e la società Rl2 che ha l’appalto del servizio di trasporto, montaggio e facchinaggio per conto del colosso dei mobili low cost, non si sono presentate.

Presenti all’incontro di oggi, quindi, solo Regione, Comune di Campi, SiCobas, Cgil Firenze, Filcams, Filt, Rsu Contacta Campi Bisenzio, Rsa RL2.

E i presenti “giudicano inaccettabile l’assenza della società Mondo Convenienza. Non si tratta solo di una mancanza di rispetto nei confronti di istituzioni e dei rappresentanti dei lavoratori, ma anche di un’ulteriore occasione persa per affrontare la situazione dei lavoratori di imprese che prestano la loro attività in appalto della stessa società” si legge nella nota congiunta.

La proposta regionale, condivisa dalle parti al tavolo, presenta richieste chiare e urgenti: “revocare i licenziamenti disciplinari, astenersi da atti ritorsivi nei confronti dei lavoratori che vogliano esercitare il diritto di sciopero, superare l’attuazione del regolamento aziendale non concordato con la parte sindacale, garantire subito la sicurezza sul lavoro, introdurre modalità di misurazione della prestazione lavorativa, interrompere la mobilitazione e il conseguente blocco delle attività civili dinanzi alla sede del Comune di Campi”.

A fronte di segnalazioni emerse al tavolo sulle condizioni di lavoro presso le suddette società “la Regione segnalerà quanto emerso agli organi ispettivi preposti e chiede un tavolo di crisi nazionale con la partecipazione dei Ministeri del Lavoro, delle Imprese e dell’Interno”. La posizione di Cgil e Filcams nazionali Cgil e Filcams nazionali seguono “con grande preoccupazione lo stato della vertenza Mondo Convenienza e delle imprese a essa collegate” fanno sapere in una nota. “Anche qui, come accade sempre più spesso negli appalti, specie della logistica, siamo in presenza di contratti pirata che peggiorano le condizioni normative ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori, con uno stile delle relazioni legato spesso allo sfruttamento delle appartenenze etniche, piuttosto che al riconoscimento dei diritti e del sindacato confederale” recita la nota congiunta.

“Siamo di fronte ad un’impresa committente quale è Mondo Convenienza – spiegano Cgil e Filcams – che al momento non si esprime sulla stigmatizzazione di comportamenti oramai in uso, ai limiti delle regole, dei contratti e soprattutto della legalità, mediante una compressione dei diritti e dei trattamenti economici e normativi”.
Cgil e Filcams credono “che proprio dal ripristino di ogni forma di legalità, possa uscire l’unico percorso condivisibile per riprendere quel dialogo interrotto anche sui tavoli istituzionali”.
Quindi Cgil e Filcams nazionali “auspicano – si legge infine nella nota – che il prossimo incontro del 31 luglio con l’azienda Mondo Convenienza sia risolutivo e si possa concludere con scelte contrattuali diverse dai regolamenti fino a oggi adottati richiamando la stessa azienda alla responsabilità etica e solidale”. La lettera di un gruppo di dipendenti Rl2 Il gruppo di dipendenti della società Rl2, che ha l’appalto del servizio di trasporto, montaggio e facchinaggio per conto del colosso dei mobili low cost, da venerdì è in presidio sotto il Comune di Campi per chiedere di poter tornare a lavorare. Ma al momento è in corso il picchetto, di un altro gruppo di dipendenti, davanti ai cancelli del magazzino di via Gattinella.
Oggi i dipendenti che vogliono tornare a lavorare hanno scritto una lettera al Prefetto di Firenze per “risolvere la gravissima situazione che noi lavoratori Rl2 stiamo subendo ormai da troppi giorni” a causa dei “picchetti operati dai nostri colleghi” che “ci impediscono ormai da oltre cinque settimane di poter lavorare: la situazione sta diventando insostenibile”.
Nella lettera, diffusa da Rl2 per conto degli addetti interessati, si legge: “Siamo a ribadire la legittimità dello sciopero in corso, se i nostri colleghi vogliono cambiare qualcosa che lo facciano però in maniera lecita e soprattutto siamo a chiedere di poter svolgere il nostro lavoro”.
E ancora: “Ci sentiamo trattati da lavoratori di serie B, nessuno sente le nostre ragioni e sembra che i nostri diritti non interessino a nessuno. Se gli scioperanti hanno rivendicazioni da fare le devono fare in maniera opportuna e nelle sede opportune, noi non la pensiamo come loro, ma siamo costretti dai loro picchetti a non lavorare”. L'azienda, continua la lettera, “ci ha informati delle difficoltà economiche che questo blocco lavorativo comporta, noi non vogliamo perdere il nostro posto di lavoro”.