ANDREA SPINELLI
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"Vi svelo il dramma degli ultimi" Mannarino e l’attacco al potere

Il cantante in tour con l’album “Corde 2023“ è già al lavoro sul prossimo. "Racconterò storie ai margini"

"Vi svelo il dramma degli ultimi" Mannarino e l’attacco al potere

di Andrea Spinelli

Rientro a casa. Dopo un album (e un tour) con la valigia in mano quale “V”, pubblicato per abbandonarsi al carnevale di anime che invade le strade di Rio come di New York, di Roma come di Mexico City, Alessandro Mannarino abbandona timbalade e rituali sciamanici per raccontarsi in chiave minimal senza rinunciare a quella riflessione sulla società divenuta la cifra della sua produzione musicale.

Alessandro, cosa è cambiato rispetto al tour precedente?

"Tutto. Dopo un anno, infatti, la cornice tribale scelta per rispecchiare l’idea del disco aveva finito per schiacciare un po’ il resto, a cominciare da improvvisazione e interplay, così ora ho deciso di puntare su uno spettacolo che rimette al centro me e le mie canzoni".

S’intitola “Corde 2023”. Perché?

"Perché, per uno che sta sempre con la chitarra in mano come me, è da lì che nascono le canzoni. Con un’operazione a togliere, ho deciso di puntare su una formazione asciugata a due chitarre, Alessandro Chimenti, Tony Canto, un contrabbasso, Marco Bardoscia, e tre coriste, Lavinia Mancusi, Simona Sciacca e Gioia Persistetti".

Dopo l’estate cos’ha in agenda?

"Navigo a vista. Lo spettacolo sta andando così bene che potrebbe esserci una ripresa teatrale del tour in autunno. Nel caso, però, solo poche date perché la priorità è lavorare al nuovo album. Ho già le idee per le canzoni, ma prima devo capire cosa mi porto dentro e decidere la direzione. Diciamo che sto abbozzando un soggetto sulla tela nell’attesa di scegliere i colori giusti per dargli vita".

Ancora latinoamerica?

"No, intendo cambiare rotta completamente. Avendo già utilizzato tante tinte della musica latinoamericana, brasiliana in particolare, vorrei volgere lo sguardo altrove".

E dove andrebbe a cercare ispirazione?

"Alla stazione. Tra gli ultimi che dormono lì col sacco a pelo finché non arriva la vigilanza a mandarli via. Attraversiamo un momento storico in cui, soprattutto in Italia c’è bisogno di combattere la logica dell’arroganza e del superuomo".

Come?

"Raccontando storie ai margini, di quelli che non seguono i dictat. Nelle mie canzoni parlo degli degli emarginati, schierandomi sempre contro il potere, economico, politico o religioso che sia. Stavolta, però, vorrei farlo con un disco che poggi la sua narrazione non sulla rabbia, ma sulla felicità. Quella di vivere un pensiero e una vita diversi".