Firenze, 3 dicembre 2020 - Le persone affette da Covid-19 possono manifestare, tra gli altri sintomi, febbre, tosse e difficoltà a respirare. L’infezione da Coronavirus, è noto, aggredisce soprattutto l’apparato respiratorio e nei casi più gravi, quando il virus raggiunge i polmoni, provoca una polmonite bilaterale. Ma la ventilazione non invasiva nei pazienti Covid è efficace? E quanto è sicura per gli operatori che utilizzano questo trattamento nei reparti Covid? Domande alle quali cerca di rispondere uno studio effettuato dai medici del reparto di medicina interna dell’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, pubblicato sulla rivista ‘Internal and emergency medicine’.
Lo studio è stato realizzato su 50 pazienti, di cui 25 molto anziani con numerose comorbilità che, per le loro caratteristiche cliniche, non erano candidabili a ricovero in terapia intensiva. Per il personale, invece, sono stati coinvolti 124 operatori sanitari, 61 infermieri, 22 medici, 28 operatori socio sanitari e 13 addetti alle pulizie del San Giovanni di Dio, che hanno lavorato nell'arco di due mesi in ambienti Covid occupati per circa un terzo da pazienti ventilati. Dallo studio, spiega la Asl, «è emerso che il 44% dei pazienti valutati è riuscito a evitare la rianimazione o il decesso correlato a insufficienza respiratoria grazie alla ventilazione non invasiva. Il tasso di successo è stato ancora maggiore in un sottogruppo di 25 pazienti mediamente più giovani e privi di controindicazioni al trasferimento in terapia intensiva: 16 di questi (64%) sono stati svezzati dal supporto del ventilatore e sono guariti, 9 (36%) sono stati trasferiti in rianimazione e, di questi, 6 sono guariti e purtroppo 3 sono deceduti». Quanto ai risultati sugli operatori, «un oss ha riportato una sintomatologia lieve da Covid-19 e un infermiere è risultato avere gli anticorpi; l'incidenza di infezioni è quindi stata piuttosto bassa». Lo studio effettuato dai medici del reparto di medicina interna dell'ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, pubblicato sulla rivista ‘Internal and emergency medicine’, nasce dunque un obiettivo ben preciso e importante. Quello di indagare su aspetti precisi, per rispondere alle domande se la ventilazione non invasiva nei pazienti Covid risulta essere efficace, e quanto essa sia sicura per gli operatori che utilizzano questo trattamento nei reparti Covid.
Maurizio Costanzo