MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

1 novembre, toscani sempre più vegani. Anche all’università

Lo studio è stato condotto su 21 coppie di gemelli adulti identici. Un gruppo ha fatto una dieta onnivora e l'altro un'alimentazione vegetale: i risultati sono stati sorprendenti. Mense universitarie: anche gli atenei toscani sono vegan

Piatto vegano (foto Ansa)

Piatto vegano (foto Ansa)

Firenze, 1 novembre 2024 - Si celebra oggi primo novembre il World Vegan Day, giornata internazionale di sensibilizzazione sullo stile di vita. La Giornata mondiale nasce in Gran Bretagna nel 1994, quando l'attivista vegana per i diritti degli animali Louise Wallis cercava un contesto adatto per celebrare il 50esimo anniversario della Vegan Society. Wallis ha fissato come data il primo novembre. In Toscana sono tanti e sempre più i vegani, e lo conferma il grande numero di ristoranti e portate vegane nei menù. E anche le mense universitarie toscane sono vegan. Italiani (e toscani) sempre più vegani Attualmente, secondo l'ultimo rapporto Eurispes è vegetariano il 7,2% degli italiani, seguito dal 2,3% di chi si dichiara vegano (complessivamente il 9,5%, erano il 6,6% nel 2023). Il 5% dichiara di essere stato vegetariano in precedenza. Tra i vantaggi di questa alimentazione ci sarebbero la sensazione di una migliore condizione fisica (86,4%), la facilità di mantenere il peso forma (73,3%), maggiore creatività in cucina (66,5%). Rimpiange invece i sapori dell'alimentazione "tradizionale" il 39,8%. Dall'analisi emerge inoltre che Il 36,1% dei vegetariani/vegani non si sente "mai" infastidito in presenza di persone che mangiano carne/pesce, ma nel complesso il 63,8% dice di esserlo "qualche volta", "spesso" o "sempre". Solo il 23,6% non ha mai notato un atteggiamento negativo e intollerante nei suoi confronti, mentre il 76,4% riporta episodi di questo tipo, anche se con diversa frequenza. Sull'altro versante, sembrerebbe esserci più tolleranza: infatti, l'86,8% di chi è onnivoro dichiara di sentirsi per nulla o poco infastidito in presenza di persone che seguono un'alimentazione vegetariana/vegana. Lo studio: mangiare vegano per 8 settimane aiuta a ringiovanire Mangiare vegano per otto settimane è associato a riduzioni nelle stime dell’età biologica, calcolate con l'analisi dei livelli di metilazione del Dna, le alterazioni chimiche dell'espressione del materiale genetico, non del Dna stesso. Questi, in estrema sintesi, sono i risultati di uno studio, pubblicato sulla rivista BioMed Central (BMC) Medicine, condotto dagli scienziati di TruDiagnostic Inc. e dell'Università di Stanford. Il team, guidato da Varun Dwaraka e Christopher Gardner, ha coinvolto 21 coppie di gemelli identici adulti per valutare gli effetti molecolari a breve termine di un'alimentazione a base vegetale. I ricercatori hanno chiesto a uno dei fratelli di seguire una dieta onnivora, che comprendeva tra 170 e 225 grammi di carne, un uovo, 1,5 porzioni di latticini al giorno. Valutati per otto settimane, i partecipanti dell'altro gruppo ha invece assunto solo alimenti vegetali. I volontari avevano in media 40 anni e un indice di massa corporea medio di 26 chilogrammi per metro quadrato. Per la metà dell'arco di tempo considerato i pasti erano stati preparati dagli sperimentatori, mentre nel resto del tempo i soggetti potevano preparare le proprie pietanze in autonomia, dopo aver ricevuto lezioni di nutrizione da educatori sanitari. Gli autori hanno studiato gli impatti della dieta sui livelli di metilazione del Dna analizzando campioni di sangue raccolti all'inizio del lavoro, dopo quattro e otto settimane. I risultati sorprendenti della ricerca Al termine del periodo di indagine, gli autori hanno osservato diminuzioni nelle stime dell’età biologica, o orologi dell'invecchiamento epigenetico, nei partecipanti che avevano seguito un'alimentazione vegana, ma non in chi aveva adottato una dieta onnivora. In particolare, questo regime a base vegetale sembrava ridurre l’età del cuore, degli ormoni, del fegato, dei sistemi infiammatori e metabolici. In aggiunta, i gemelli che avevano adottato uno stile vegano avevano perso in media due chili in più rispetto all'altro gruppo, a causa delle differenze nel contenuto calorico dei pasti forniti durante le prime quattro settimane. I ricercatori commentano che le variazioni nel peso corporeo potrebbero aver contribuito alle differenze osservate nell’età epigenetica. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli scienziati, per valutare la relazione tra l'alimentazione, il peso corporeo e l'invecchiamento, oltre a considerare gli effetti a lungo termine delle alimentazioni a base vegetale. Mense universitarie toscane: primato vegan in Italia E se una mensa universitaria su due in Italia non contempla secondi a base vegetale, la Toscana fa eccezione, attestandosi come la regione che guida la classifica delle mense più all’avanguardia del Paese. E nella classifica del report Mense per il Clima si è infatti aggiudicata il primato del servizio ristorazione. Era la fine del 2022, quando è stato intrapreso dall’ente per il diritto allo studio universitario regionale un percorso per aumentare l’offerta di piatti vegetali e ridurre l’impatto ambientale del proprio servizio. Nella classifica delle mense che maggiormente risultano impegnate nel trasformare in chiave sostenibile il proprio servizio di ristorazione, il podio spetta alla Toscana. Le prime due, nel campus Praticelli e a Le Piagge, si trovano a Pisa, al terzo posto troviamo l’Università di Siena con Sant’Agata. A seguire Roma (Università Campus Bio-Medico), il polo di Sesto Fiorentino dell’Università di Firenze, Cagliari, Bolzano, ancora Siena col polo San Miniato, e dopo Bologna (Irnerio) ancora Firenze con Calamandrei e Caponnetto. Nasce oggi Aldo Fabrizi nato il 1 novembre del 1905 a Roma. Dal varietà al cinema, alla televisione, definito dai critici americani "a comic genius", dopo la rappresentazione a Broadway del celebre musical "Rugantino" di Garinei e Giovannini nel 1964, Fabrizi ha lavorato con i più grandi autori del nostro cinema. Ha lavorato in oltre 60 film diretti, per citarne solo alcuni, da Monicelli, Steno, Mattoli, Magni, Bragaglia, Nanni Loy, Franciolini, Pabst, Zampa. Ed è stato anche regista da Emigrantes del 1949 alla famosa commedia La famiglia Passaguai del '51, in tutto 9 titoli. Una sua celebre massima recita così: “Chi vince la battaglia con la coscienza, ha vinto la guerra dell'esistenza.”