
Sant’Antonio
Firenze, 13 giugno 2024 – Oggi, 13 giugno, giorno della morte di Sant’Antonio, si ricorda e festeggia il Santo dei Miracoli, definito così nel mondo per i tanti miracoli che gli sono stati attribuiti sia quando era ancora in vita che dopo la sua morte. Era il 1220 quando Antonio venne in contatto con i frati minori. Allora si chiamava ancora Fernando, e l’occasione fu il trasporto a Coimbra, proprio dove si trovava Fernando, delle reliquie di cinque missionari francescani che erano stati uccisi in Marocco. Entrò allora a far parte dei seguaci di San Francesco d’Assisi. Antonio era di origine benestante, e la sua predicazione arrivava al cuore di tutti. Da agostiniano quale era, abbandonò la vita del monastero per sposare ‘sorella povertà’ secondo l’ideale francescano. Fu incaricato dell'insegnamento della teologia e San Francesco lo mandò in Francia per contrastare i catari. Morì a Padova nel 1231. La tradizione del Pane di sant’Antonio ha origine nel miracolo del piccolo Tommasino, che guarì proprio per intercessione del Santo. La giovane mamma del bambino, per dimostrare la propria gratitudine, decise allora di offrire al convento tanto pane quanto pesava il suo bambino. Il pane poteva così essere ridonato alle mamme che avevano bisogno ed erano povere. La tradizione del pane benedetto si rinnova ogni anno in questo giorno, in cui si è soliti condividere il pane con chi è povero e solo. Nasce oggi William Butler Yeats nato il 13 giugno del 1865 a Dublino. Tra Ottocento e Novecento è stato uno dei grandi protagonisti della poesia. Ha scritto: “Educare non significa riempire un secchio, ma accendere una fiamma”.