REDAZIONE CRONACA

15 marzo 1944, il giorno della distruzione di Cassino

Appena un mese prima era stata rasa al suolo dalle bombe degli Alleati l’antica abbazia

L'abbazia di Montecassino distrutta dai bombardamenti

Firenze, 15 marzo 2022 -  Era il 15 marzo del 1944, quando la città di Cassino in provincia di Frosinone venne completamente distrutta dagli Alleati nel corso della lunga battaglia lunga la Linea Gustav. I bombardieri sganciarono sulla città oltre 1.250 tonnellate di bombe. Esattamente un mese prima era stata rasa al suolo la storica Abbazia di Montecassino.

Sul sito dell’acropoli di un antico insediamento, nel 529 San Benedetto da Norcia aveva fondato il monastero di Montecassino. Ed è su questo luogo, tra i più significativi della spiritualità benedettina, funestato nel corso della sua storia da distruzioni e terremoti, che durante il secondo conflitto mondiale si è abbattuto uno dei più terribili e feroci attacchi bellici. Fu una tragica giornata quella del 15 febbraio 1944, in cui questo inestimabile scrigno di storia, arte e fede venne raso al suolo per mano degli stessi Alleati. Che sferrarono un cruento attacco credendo che l’Abbazia rappresentasse un caposaldo delle linea difensiva tedesca. Ma si sbagliarono, e quella che misero in atto, si rivelò una sanguinosa strage ai danni di tantissimi civili, che morirono sotto le macerie. Nonostante infatti il giorno prima la Quinta Armata avesse lanciato volantini, nel tentativo di mettere in guardia la popolazione del successivo bombardamento, in tantissimi cercarono rifugio proprio nel monastero. Grazie ai suoi abati, alle biblioteche, ai suoi archivi, alle scuole scrittorie e miniaturistiche, che trascrissero e conservarono molte opere dell’antichità, per tutto il Medioevo l’Abbazia è stato un centro culturale vivissimo. Sopravvisse ai terremoti del 1005 e del 117, e persino a quello violentissimo del 1349  che la ridusse a un mucchio di rovine. Venne ricostruita e superò tutti gli altri violenti eventi sismici che nel corso dei secoli interessarono il territorio. Nulla in confronto alla micidiale potenza di fuoco con la quale gli Alleati la rasero al suolo.  Un massacro inutile e anche controproducente, dal momento che i tedeschi approfittarono delle rovine per organizzare una più tenace resistenza.

 

Nasce oggi

 

Cesare Beccaria nato il 15 marzo 1738 a Milano. Giurista, filosofo, economista e letterato, considerato tra i massimi esponenti dell’Illuminismo italiano. Con la sua opera più famosa, ‘Dei delitti e delle pene’, tra i testi più influenti della storia del diritto penale, ispirò il codice penale voluto dal Granduca Pietro Leopoldo, in virtù del quale il Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786, fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte. Ha scritto: “Non è la pena di morte un diritto, ma una guerra della nazione contro un cittadino”.

 

Maurizio Costanzo