17 luglio 1945, la conferenza di Potsdam decide il nuovo ordine mondiale

Churchill, Truman e Stalin decisero i nuovi assetti geopolitici da dare all’Europa una volta terminata la guerra

L'incontro tra Churchill, Truman e Stalin

L'incontro tra Churchill, Truman e Stalin

Firenze, 17 luglio 2022 - Dopo la fine della seconda guerra mondiale, le potenze vincitrici decisero il destino dell’Europa dividendola in due blocchi: uno filostatunitense e l’altro filosovietico. Per trovare un accordo sui problemi strategici, ma soprattutto su molte delicate questioni politiche, i tre grandi si incontrarono in tre importanti conferenze: a Teheran nel 1943, e a Yalta e Potsdam nel 1945.

La più importante fu quella di Yalta, in Crimea tenutasi nel febbraio del 1945, nella quale i vincitori stabilirono le sorti della Germania e di fatto decisero una divisione dell’Europa in rispettive ‘sfere di influenza’. La conferenza di Potsdam, che iniziò il 17 luglio 1945 per concludersi il 2 agosto, Churchill, Truman e Stalin riconfermarono gli accordi di Yalta sulla Germania, divisa in quattro zone d’occupazione in attesa di una soluzione definitiva del suo destino di Stato. L’Urss conservò i territori ‘recuperati’ nel 1939-40: Carelia, paesi baltici (Estonia, Lettonia e Lituania), Konigsberg ribattezzata Kaliningrad, Polonia orientale.

 

La Polonia ricevette in compenso i territori tedeschi fino alla linea dei fiumi Oder e Neisse. Gli Alleati avevano concordato, nelle tre conferenze, alcune linee direttive sui nuovi assetti geopolitici da dare all’Europa una volta terminato il conflitto. Le nuove frontiere del continente europeo vennero così definiti in una serie di negoziati che sfociarono nella Conferenza di Parigi, dove vennero siglati i trattati di pace con i Paesi che avevano combattuto a fianco della Germania. Nonostante la solenne dichiarazione che i vincitori avrebbero rispettato il principio dell’autodeterminazione dei popoli, le nuove frontiere che uscirono dei trattati di pace rispecchiarono la ‘spartizione del continente’ nelle ‘sfere di influenza’ decisa a Yalta, che di fatto corrispondeva alle posizioni occupate dagli eserciti russo e americano alla fine della guerra.

 

Su questa base l’Urss recuperava i territori persi dopo la rivoluzione del 1917, mentre la Polonia compensava le perdite a oriente ottenendo a occidente i territori tedeschi. Restava irrisolta la questione dell’assetto da dare alla Germania, occupata dalle truppe degli eserciti alleati. Anche l’Austria rimase sotto l’occupazione quadripartita degli eserciti alleati. La sua situazione verrà definita solo nel 1955, quando la Repubblica austriaca firmò un trattato di pace con il quale si impegnava a definirsi come Stato neutrale e a ripudiare ogni forma di annessione con la Germania. Solo allora le truppe d’occupazione lasciarono il Paese.

 

Nasce oggi

 

Alfonso Gatto nato il 17 luglio 1909 a Salerno. Scrittore e critico, è stato un poeta di formazione ermetica, passato poi all’impegno sociale e politico. Ha detto: “Quando si nasce poeti, l’amore e la morte si fanno compagnia e tutti e due hanno le tasche bucate per non contare gli anni”.

 

Maurizio Costanzo