Castelnuovo Magra (La Spezia), 30 dicembre 2010 - Sette colpi di pistola sono serviti per dire che nessuno poteva amare la donna che aveva amato lui. Sette colpi di pistola hanno ucciso Andrea Giacomelli, 37 anni, consigliere comunale del Sel e titolare di un bar nel piccolo centro di Castelnuovo Magra, che da un anno aveva intrecciato una relazione con una donna che era stata, prima, la moglie di Antonio Silvestro. L'uomo ha 'regolato i conti' con chi pensava gli avesse rubato il futuro. Silvestro è stato arrestato.

 


Silvestro, 40 anni e la fatica della disoccupazione, una vita da ricostruire lontano 1000 chilometri da Afragola (Napoli) dove è cresciuto, stamani alle 6 ha deciso che doveva regolare i conti con quell'uomo che, pensava, gli aveva portato via la sua donna. Che 'sua' non era più ma che non doveva essere d'altri.

 


Sono le 6 del mattino e Castelnuovo Magra - un paesino in provincia della Spezia che sta a cavallo tra Liguria e Toscana - è avvolto nella nebbia e nel buio. Silvestro arriva sotto la casa del consigliere comunale Andrea Giacomelli, un uomo solare e piacente, conosciuto e amato. Silvestro taglia con un coltello le gomme dell'auto del consigliere e poi lo chiama per avvisare che l'auto era stata danneggiata. Successivamente aspetta, probabilmente arma la sua semiautomatica di medio calibro che tiene in tasca.

 


Giacomelli scende: ha le scarpe da ginnastica ai piedi, la tuta. Si avvicina all'auto, si china per guardare le gomme, qualcuno lo chiama. Si rialza, si volta e Silvestro spara.
Quattro colpi al torace, e Giacomelli cade. Silvestro spara ancora, due colpi alla testa. Giacomelli muore. Un vicino sente i colpi, pensa ai petardi. Si affaccia, vede Giacomelli in terra in un lago di sangue e chiama i carabinieri.
Silvestro sale in macchina e parte. Sa che deve correre perché Castelnuovo adesso gli si stringerà addosso. Corre Silvestro a prendere l'A12, poi l'A1 direzione Napoli.

 


Sul posto arrivano i carabinieri e basta parlare con i vicini per sapere che la relazione di Giacomelli con una donna sposata e separata era diventata ormai da un anno una cosa seria. La donna ha due figli e un marito che la minacciava.

 


I carabinieri hanno le idee chiare: tracciano il cellulare dell'uomo, sanno dov'è diretto, gli fanno sentire il fiato sul collo. Alle 15 Silvestro va in caserma a Casoria: ha sentito i telegiornali, sa che è braccato, tenta la carta dell'alibi. Ma i carabinieri lo trattengono in caserma, arrivano i colleghi dalla Spezia, Silvestro crolla, comincia a parlare. Sono le 18.