Massa, 31 luglio 2013 - «Sgomento e indignazione per il tragico evento accaduto che rappresenta l’ennesimo caso di violenza perpetrata verso le donne, l’ennesimo femminicidio di una donna». Con queste parole l’amministrazione comunale di Massa si unisce al dolore della famiglia di Cristina Biagi, la donna di 38 anni e madre di due bambine di 6 e 8 anni, brutalmente uccisa domenica attorno alle 13.20 con 3 colpi di pistola all’interno del ristorante Lorens a Marina di Massa, dove lavorava.

A sparare era stato il marito, Marco Loiola, 40 anni, da cui la donna si stava separando e contro il quale aveva in passato presentato diverse denunce per violenza domestica e minacce. L’uomo nelle scorse settimane aveva minacciato di morte anche le due figlie.

A scatenare la furia omicida probabilmente la rabbia e la frustrazione per la separazione e un’accecante gelosia epr un uomo, Salvatore Galdiero, 46 anni di Napoli, amico di Cristina e conoscente di Marco. Salvatore era diventato per Marco il capro espiatorio della sua separazione, arrivando perfino a convincersi che fosse il suo rivale in amore e la causa dell’allontanamento della moglie. Ma i due erano soltanto amici. Marco ha ferito gravemente anche Salvatore con 5 colpi di pistola prima di uccidere Cristina e suicidardi di fronte al ristorante.

Marco aveva manifestato già in passato comportamenti violenti con Cristina e il tragico epilogo di domenica sembra essere l’ennesimo episodio di quell’amore malato di possesso che non riesce a darsi pace quando l’altro dice "basta”.

Un episodio di violenza che ha ferito e sconvolto profondamente tutta la città; un altro femminicidio senza giustificazioni. Per questo, per riunire la città in una denuncia della violenza e stringersi attorno al dolore della famiglia che ha perso Cristina, il sindaco Alessandro Volpi ha firmato il decreto che proclama il lutto cittadino per tutta la gironata di oggi, quando sarà celebrato appunto il funerale di Cristina, a partire dalle ore 16.30 nella cattedrale di Massa. Il corpo di Cristina, che ora si trova ancora all’obitorio di Massa, raggiungerà la Cattedrale attraversando tutta la città.

Anche ieri all’obitorio erano tantissimi i parenti e gli amici che si sono riuniti per dare un ultimo saluto a Cristina. E certamente oggi saranno in tanti a voler partecipare alla celebrazione del funerale al Duomo, perché quanto è accaduto domenica ha lasciato una ferita aperta profonda in tutti. Il sindaco Volpi ha anche chiesto la collaborazione dell’autorità prefettizia per invitare la cittadinanza tutta, le categorie economiche e produttive e gli altri enti «ad esprimere la propria partecipazione al lutto nelle forme ritenute più opportune e ad evitare comportamenti che contrastino con lo spirito del lutto cittadino».

Insomma oggi la città dovrà essere partecipe di un dolore stranziante, di una donna uccisa senza pietà dal marito di cui lei aveva paura per i molti episodi di violenza domestica ache si sono verificati in passato e che lei aveva denunciato alle forze dell’ordine. Anche il presidente del consiglio comunale e i capigruppo consiliari, hanno espresso una sentita e profonda condivisione dell’iniziativa che si concretizzerà formalmente anche con l’esposizione delle bandiere, europea e nazionale, a mezz’asta per tutta la giornata.

Nel frattempo è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Carrara in condizioni stabili e prognosi riservata, Galdiero,gravemente ferito dai sei colpi di pistola sparati da Loiola.

Francesco Scolaro