Firenze, 13 aprile 2014 - Dalla Virginia fino a via Maggio. Gli studenti della James Madison University, armati di vernice e pennello, sono scesi in strada per promuovere la lotta al degrado nel quartiere. Si chiama Big Event, l’iniziativa organizzata dalla JMU in Virginia, nel suo campus principale di Harrisonburg, e negli altri in giro per il mondo. Tradotto: a Firenze un team di venti ragazzi ha ripulito via Maggio da scritte e vandalismi dandole così un look nuovo di zecca. Un’iniziativa - messa a punto dall’Università con l’associazione via Maggio - che fa parte di un progetto più ampio: rendere il volontariato uno dei pilastri del rapporto che lega l’università con la comunità cittadina.
L'iniziativa è stata resa possibile grazie a un accordo portato avanti dall'associazione via Maggio con la Soprintendenza alle Belle Arti sulla sperimentazione di una procedura semplificata di rimozione dei graffiti. «Abbiamo avuto un incontro col vicesindaco Nardella - spiega Marco Del Panta, vicepresidente dell'associazione via Maggio nonché uno dei sostenitori più attivi della battaglia anti graffiti-. Ci siamo offerti di dare il nostro contributo all'amministrazione e a tutta la città per sensibilizzare i giovani e coinvolgere i privati nella lotta al degrado affinché il modello via Maggio possa essere esportato anche alle nelle altre zone. L'importante è che anche le istituzioni facciano la loro parte soprattutto per quanto riguarda la sburocratizzazione di alcune pratiche».
Una procedura di “pronto intervento contro il degrado” che, scoraggiando attraverso la tempestiva rimozione delle scritte vandaliche, il ripetersi di tali atti, ha consentito di ottenere risultati tangibili sui Palazzi storici della strada. Alla base dell’idea del Big Event c’è il cosiddetto spirito di “giving back”, ossia di “restituzione alla comunità”. I ragazzi della JMU vogliono in questo modo rendere omaggio alla comunità che li ospita e li sostiene, restituendo qualcosa di importante: il loro tempo, e il loro aiuto concreto su progetti di utilità immediata.
Tutto ciò avviene nel corso di un solo, intenso giorno, dove la collaborazione di più di un migliaio di studenti in tutto il mondo è indirizzata al servizio della comunità. L’evento, infatti, si è svolto in contemporanea a Firenze, ma anche a Harrisonburg, Philadelphia, Rhode Island, Dallas, Los Angeles, San Francisco, Virginia Beach e Washington, e in Sudafrica. «Lo scopo della nostra partecipazione è innanzitutto ringraziare la comunità del quartiere di Santo Spirito per il suo sostegno nel corso degli anni con un’attività attraverso la quale gli studenti “restituiscono” alla comunità ciò che essa ha dato loro nel corso degli anni», spiegano dalla sede fiorentina. «Come associazione – prosegue Olivia Turchi, presidente dell’associazione via Maggio – da anni siamo impegnati nella lotta al degrado soprattutto con un’attività di sensibilizzazione rivolta ai giovani. Spesso collaboriamo con le scuole perché crediamo che siano i ragazzi la salvezza del nostro futuro».
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