MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

23 agosto 1926, la morte di Rodolfo Valentino. Un mito, ma a scuola fu vittima di bullismo

Veniva preso in giro per le orecchie a punta e si trasferì da Perugia a Genova. Si ispirarono a lui per coniare il termine 'latin lover' e morì a soli 31 anni per una banale peritonite

Rodolfo Valentino (foto da Ansa)

Rodolfo Valentino (foto da Ansa)

Firenze, 23 agosto 2024 – Quasi un secolo senza Rodolfo Valentino, divo del cinema muto, eppure il suo mito è più vivo che mai. Sono trascorsi 98 anni per l’esattezza dalla sua scomparsa. Il divo era nato in Italia -precisamente a a Castellaneta (Taranto) il 6 maggio 1895 - e morì negli Stati Uniti il 23 agosto del 1926, dove è stato consacrato come icona del cinema muto. Molte cose, col passare del tempo, si perdono nella seduzione del mito. Ma è bene ricordarle, nell’anniversario della sua scomparsa, per strapparle all’oblio. Innanzitutto Rodolfo Valentino è stato il primo latin lover della storia del cinema, nel vero senso della parola. Icona di fascino e seduzione, prima che il mondo cinematografico iniziasse a consacrare le star cinematografiche – da James Dean a Tom Cruise – è stato lui a fare da apripista, essendo stato in assoluto il primo divo del cinema. Ed è a lui che si ispirarono per coniare il termine 'latin lover', che prima non esisteva tanto nel vocabolario che nell’immaginario collettivo. Si crede che la sua fama sia stata consacrata da una lunga carriera, e invece ‘Rudy’, come veniva amichevolmente chiamato dagli amici, venne stroncato da una banale peritonite quando aveva soltanto 31 anni. I funerali furono un momento di grande partecipazione, specie femminile, con scene anche di isteria popolare. Atra curiosità: questo mito di seduzione e fascino italiano a scuola andava maluccio, come documenta un vecchio registro scolastico del 1906. Rodolfo Valentino studiò a Perugia, dove frequentò la scuola Purgotti, allora con sede alla Torre degli Sciri. Valentino era convittore presso il collegio Onaosi, dove rimase dagli 11 ai 13 anni. Altra curiosità: i compagni lo prendevano in giro per via delle sue orecchie a punta e della sua rissosità. Oggi scriveremmo probabilmente di bullismo, tanto che alla fine fu espulso e dovette trasferirsi altrove, a Genova. Ma il suo mito non conosce tempo, è eterno. Lo hanno consacrato all’immortalità le pose, gli sguardi e quelle movenze che lo hanno reso famoso nel mondo, eternamente divo e latin lover, ed eternamente giovane.  Nasce oggi Alex Britti nato il 23 agosto del 1968 a Roma. Oggi il noto cantautore e chitarrista compie 56 anni. Un verso della canzone 'Sono contento', pubblicata per la prima volta nell'album 'La vasca' del 2000, recita così: “Io che volevo vincere i mondiali, e invece mi ritrovo a far la spesa. E gioco a fare il duro quando fai l'offesa.”