
Macchine da scrivere (foto Ansa)
Firenze, 23 luglio 2022 – Il 23 luglio 1829 il mondo conobbe la macchina da scrivere. A brevettarla, negli Stati Uniti, è stato William Austin Burt. In realtà l’origine di questo iconico oggetto è tutta italiana.
Tutto iniziò a Fivizzano, paese in provincia di Massa Carrara, con Agostino Fantoni, che nel 1802 inventò un primo, rudimentale strumento di scrittura, perfezionato poi da Pellegrino Turri, un conoscente di famiglia. Passano trentacinque anni: nel 1837 in Piemonte, Giuseppe Ravizza a Novara cominciò a costruire alcuni prototipi che portò in giro per il mondo, in varie esposizioni nazionali e internazionali, alla ricerca di un finanziatore che però non trovò mai. Pietro Conti di Cilavegna di Pavia ideò il tacheografo, strumento precursore della macchina da scrivere.
Passano altri anni e nel 1864 e a Parcines, vicino Merano, Peter Mitterhofer che era un falegname costruì cinque modelli di macchina per scrivere, due interamente in legno. Nell’allora impero austro-ungarico i consulenti dell’imperatore Francesco Giuseppe I non decisero di sostenerlo, almeno all’epoca. Solo molti anni dopo, nel 1998, il suo paese natale gli renderà omaggio intitolandogli il Museo della macchina per scrivere. La paternità di questa invenzione è dunque italiana, anche se non può essere attribuita a un solo uomo, ma a tutta una serie di perfezionamenti e a una sorta e di concorso di idee.
La macchina da scrivere brevettata come ‘Typographer’ da Burt, altro non era che una scatola di legno che abbassando una leva imprimeva le lettere su un rotolo di carta. Anche questo prototipo però, dalle dimensioni poco pratiche e per la lentezza estrema del sistema di scrittura, non ebbe immediatamente il successo commerciale sperato. La svolta si ebbe all’inizio del XX secolo quando vennero introdotte sul mercato le prime macchine da scrivere elettriche. Quando la Olivetti nel 1950 lanciò il modello Lettera 22, divenne famosissima, diventando uno status symbol per generazioni di giornalisti, tra cui Indro Montanelli, e di scrittori.
La curiosità: il simbolo ‘@’, la chiocciola delle mail, compariva sulle macchine da scrivere degli inizi del 1900, quando ancora internet non esisteva. La sua origine è molto antica e risale addirittura al Medioevo, quando gli amanuensi la usavano al posto della preposizione latina ‘ad’. Nel Cinquecento indicava l’antica unità di misura dell’ “amphora” nei mercati fiorentini. Sulle prime macchine da scrivere era un’abbreviazione per indicare “al prezzo di” (ad esempio: 3 chili di mele @ 6 dollari ) e serviva a risparmiare inchiostro. Solo con la nascita della posta elettronica, nel 1971, la @ ebbe il suo massimo successo, simbolo per eccellenza associato alla modernità.
Nasce oggi
Sergio Mattarella nato il 23 luglio 1941 a Palermo. Avvocato, politico, giurista e accademico, dal 3 febbraio 2015 è il 12esimo Presidente della Repubblica italiana.
Maurizio Costanzo