Firenze, 24 novembre 2024 - Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo Lorenzini, nasceva a Firenze il 24 novembre 1826. Suo papà, Domenico, era un cuoco, mentre la mamma Angiolina era una sarta, ed entrambi lavoravano dai marchesi Ginori che finanziarono la formazione ragazzo. A Colle Val d’Elsa rimase in seminario dal 1837 fino al 1842, ma non diventò prete. Nel 1848 scelse di fare il soldato, e si arruolò volontario durante la prima guerra d’Indipendenza. 'Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino', raccolte in volume nel 1883 con un immediato successo editoriale, segnarono una svolta importante nella storia della letteratura dell'Ottocento, si confermano eterne e continuano ad attirare l'attenzione del mondo del cinema, dell'arte, del teatro e dei fumetti. Collodi che per tre anni, fino al dicembre del 1886 fu direttore del Giornale per i Bambini, pioniere dei periodici italiani per ragazzi, morì, arrivato all'apice del successo, il 26 ottobre 1890, a un mese dal suo 64esimo compleanno.
Novità su Pinocchio: nuovi studi svelano dov'è nato
Sappiamo che Collodi è nato a Firenze, ma Pinocchio dov’è nato? In occasione del 198esimo anniversario della nascita dello scrittore Carlo Collodi (24 novembre 1826-24 novembre 2024), la Fondazione Nazionale Carlo Collodi presenta il libro ‘I luoghi del Collodi – I luoghi del Pinocchio Storia e geografia reali e immaginarie di un capolavoro’ (Pisa, Edizioni ETS, 2024). che offre una prospettiva rivoluzionaria sulla vita dello scrittore fiorentino e sulla genesi del suo romanzo più celebre: Le avventure di Pinocchio. L’autrice è la professoressa Daniela Marcheschi, presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini e consigliere della Fondazione, e – soprattutto - massima esperta di Carlo Lorenzini “Collodi” e , quindi, delle Avventure di Pinocchio. Ma dov’è nato il burattino più famoso al mondo? Nuovi studi indicano Collodi: questioni ereditarie infatti avrebbero trattenuto lo scrittore nel borgo toscano quando videro la luce i primi capitoli del romanzo. La prima parte del volume analizza anche i luoghi in cui Collodi ha scritto il suo capolavoro ed avanza, tra l’altro, l’ipotesi – mai proposta fino ad ora – che l’autore si trovasse proprio a Collodi nelle settimane in cui videro la luce i primi capitoli del Pinocchio: la morte dello zio Pietro Orzali il 25 ottobre 1880 infatti portò quasi certamente lo scrittore a sostare a Collodi in quel periodo, anche per le questioni ereditarie che, in quanto primogenito, lo riguardavano in prima persona. Il luogo dell’infanzia più caro allo scrittore avrebbe dunque ispirato la creazione del burattino-ciuchino-bambino Pinocchio.
Pinocchio sbarca a tavola con un menu dedicato
Ma Collodi non viene celebrato solo a Firenze e in Toscana. Anche a tavola si possono assaporare le avventure di Pinocchio, con gli emozionanti incontri tra il bimbo-burattino e la fata Turchina, Geppetto e Mangiafuoco. Arriva un menu a tema letterario che rilegge, attraverso un percorso del gusto firmato Max Cotilli e Sonia Tomaselli, la favola di Pinocchio, l'opera di Carlo Collodi, osservandone le metafore, l'idea di libertà, gli ostacoli ma anche le gioie, la solitudine del burattino dal lungo naso e qualche momento di condivisione. "Nella vita così come in cucina, è necessario restare autentici, conservare il bambino che è in noi e metterci il cuore sempre" sottolinea lo chef di Satricvm a Le Ferriere, nell'area pontina del Lazio. Oggi il ristorante aprirà le porte al pubblico con una mostra, ad ingresso libero, dedicata all'illustratore fiorentino Leo Mattioli in collaborazione con il figlio Giovanni Mattioli. Leo Mattioli, è noto per essere considerato tra i più originali artisti del Novecento che abbiano illustrato il capolavoro di Collodi. In mostra, solo per questa giornata, 20 Tavole originali realizzate fra il 1953 e il 1954 per il Pinocchio, Edizione Nazionale promossa dal Comitato per le onoranze a Carlo Lorenzini (noto in tutto il mondo con lo pseudonimo di Carlo Collodi) pubblicato da Vallecchi Editore. In esposizione anche pannelli con illustrazioni, realizzati appositamente dal figlio Giovanni Mattioli, che invece resteranno nella sala del ristorante per tutta la durata del nuovo menu letterario, quindi fino a primavera 2025. In precedenza lo chef Cotilli aveva già narrato, tramite la sua immaginifica cucina, la fiaba di Alice nel Paese delle meraviglie.
A Firenze il Premio Pinocchio
In occasione del 198esimo anniversario della nascita di Carlo Lorenzini a Firenze verrà conferito il XIII Premio Pinocchio. Appuntamento lunedì 25 novembre alle ore 10,30 nella Sala delle Feste di Palazzo Bastogi. Saranno presenti Anna Maria Iacobacci, presidente dell’Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini, il Professor Cosimo Ceccuti, che introdurrà la figura del noto scrittore e giornalista fiorentino, e tutti i premiati dell’edizione 2024 del Premio Pinocchio, ciascuno dei quali abbinato – come da tradizione – ad uno dei personaggi del romanzo narrante le avventure del più famoso burattino del mondo.