REDAZIONE CRONACA

25 novembre, gli esperti di stalking: “Rompere la catena della violenza di genere”

Ferlito, presidente di Stalking We Care: “Sensibilizzare le donne a rivolgersi subito ad associazioni antiviolenza, formare forze dell'ordine, avvocati e magistrati perché non sottovalutino le situazioni di pericolo”

Il presidente di Swc, Vittorio Ferlito, ad un'iniziativa del quartiere 4 di Firenze

Firenze, 24 novembre 2023 - "Ti molesto, ti minaccio, ti ricatto emotivamente, ti uccido perché non accetto di essere niente senza di te". Questa l'escalation della violenza maschile spiegata dall'avvocato Vittorio Ferlito, presidente di Swc, Stalking We Care, organizzazione di volontariato fiorentina che offre gratuitamente un aiuto concreto sia alle vittime, sia ai potenziali autori di atti vessatori o violenti.

“Sembra che non c'entri niente, ma lo stalking è il primo anello della catena che può portare al femminicidio”, sottolinea Ferlito, che lancia due appelli. Il primo alle donne. “Appena avete il sentore che la relazione affettiva è tossica, non limitarvi a parlare con le amiche, ma rivolgersi subito alle associazioni sul territorio, che possono ascoltare e dare un primo aiuto”. “Nel caso di Giulia, infatti, che pure era una ragazza avveduta – aggiunge il presidente di Stalking We Care – è mancato l'ascolto. Le è mancato il referente sul territorio. L'amica può confortare, ma è una cosa diversa, nella forma e nella sostanza. Se si fosse rivolta ad un'associazione che aiuta le donne vittime di violenza, probabilmente sarebbe ancora tra noi: si sarebbe rotta quella catena che può portare all'evento delittuoso”.

L'altro appello è rivolto al governo e più in generale alle istituzioni. “Serve formazione per sensibilizzare sul tema. In particolare, devono essere formate le forze di polizia, ma anche avvocati e magistrati perché abbiano orecchie per ascoltare così da intervenire prontamente, senza il rischio che sottovalutino la richiesta di aiuto”.

Per quanto riguarda il territorio fiorentino, le associazioni sono tante. “La nostra, che mette a disposizione un numero di cellulare, il 353-4262461, attivo 24 ore su 24, al quale è possibile chiamare, o un'email alla quale scrivere, [email protected], nel rispetto più totale della privacy di chi ci contatta per chiedere aiuto. “Ma ne esistono anche tante altre e proprio sabato 25 novembre, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne – sottolinea il presidente di Swc – sarà inaugurato all'Humanitas di Scandicci, che spesso ci ospita, lo sportello Vanessa, promosso da Anpas Toscana, che riunisce diverse realtà del territorio”. E ancora, in alternativa, è possibile contattare il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522. “L'importante è rompere la catena e il primo passo – conclude Ferlito – è proprio chiedere aiuto”.