MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

26 aprile 1478, la Congiura dei Pazzi. E quel documento rinvenuto dopo 5 secoli

Si tratta della confessione di Antonio Maffei da Volterra, il sicario scelto per assassinare Lorenzo de’ Medici

Congiura dei Pazzi

Congiura dei Pazzi

Firenze, 26 aprile 2025 - Il 26 aprile resta impresso nella storia come un giorno drammatico per Firenze. In questo giorno avvenne la “Congiura dei Pazzi”, il complotto ordito nel 1478 per rovesciare il regime mediceo a Firenze. Antonio Maffei da Volterra era il sicario scelto per assassinare Lorenzo de’ Medici. L’attentato ebbe luogo nel Duomo di Firenze: durante la messa dell’ultima domenica di Pasqua, Giuliano fu pugnalato a morte da Francesco de’ Pazzi; Lorenzo invece, ferito leggermente da Maffei, sopravvisse e ordinò una spietata repressione della congiura. Datosi alla fuga, Maffei trovò rifugio presso la Badia fiorentina, dove fu arrestato il 3 maggio (il giorno in cui Machiavelli compiva il suo nono compleanno).

Contrariamente a quanto ritenuto fino a oggi, però, non fu subito giustiziato, ma fu sottoposto a un duro interrogatorio e costretto a redigere la confessione che lo storico Marcello Simonetta ha riportato recentemente alla luce dopo oltre cinque secoli. Il quadro della congiura si è così arricchito di un importante documento inedito rinvenuto dallo presso l’Archivio di Stato di Firenze. Maffei ricostruisce dinamiche e antefatti della congiura, svelando le circostanze del suo coinvolgimento, l’incontro a Firenze con i Pazzi, le sue perplessità sulla conduzione caotica dell’impresa e, quindi, il piano per il suo concretizzarsi e la lista delle forze militari messe in campo.