MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

27 dicembre, una Super Terra oltre Nettuno: il misterioso Pianeta 9 esiste?

Gli scienziati sono convinti di sì e da anni stanno inseguendo un pianeta ‘introvabile’ dalla massa cinque volte superiore alla Terra che spiegherebbe alcune ‘anomalie’. Esattamente 412 anni fu Galileo ad osservare per la prima volta Nettuno

Foto da Ansa: rappresentazione artistica dell'ipotetico Pianeta 9

Foto da Ansa: rappresentazione artistica dell'ipotetico Pianeta 9

Firenze, 27 dicembre 2024 – Era il 27 dicembre del 1612 quando Nettuno venne osservato per la prima volta da Galileo Galilei, il genio toscano pare della scienza moderna grazie all’introduzione del metodo scientifico. Oggi, a oltre 400 anni dalla scoperta dell'ottavo pianeta in ordine di distanza dal Sole, Nettuno e l’esplorazione dell’universo, non smettono di stupire. È stato scoperto ad esempio che, esattamente come avviene per la Terra, Nettuno lungo la sua orbita attorno al Sole sperimenta l’alternarsi delle stagioni. La differenza è che il gigantesco pianeta gassoso è distante dal Sole circa 30 volte in più di quanto lo sia la Terra e che un suo anno, ossia il tempo per completare un giro attorno al Sole, equivale a 165 anni terrestri. Sebbene sia estate da 'appena' 19 anni, nell’emisfero Sud di Nettuno le temperature hanno avuto inattese rapide variazioni, con picchi di freddo e caldo che si alternano come montagne russe e con differenze di decine di gradi. Ma c’è anche qualcos’altro che stuzzica gli scienziati: la scoperta di un pianeta misterioso, o meglio, di una Super Terra oltre Nettuno. Si rafforzano gli indizi a favore dell'esistenza del misterioso Pianeta 9: nuovi calcoli hanno infatti fornito le più alte probabilità statistiche finora raccolte che oltre l'orbita di Nettuno possa esistere un nuovo pianeta, ghiacciato e dalla massa cinque volte superiore a quella della Terra.

A ottenere il risultato sono i 'cacciatori' che da tempo stanno inseguendo questo pianeta introvabile: Konstantin Batygin e Michael E. Brown, entrambi del California Institute of Technology, l'italiano Alessandro Morbidelli che lavora all'Università e all'Osservatorio della Costa Azzurra, e David Nesvorny del Southwest Research Institute. Nel gennaio 2016 lo stesso gruppo di ricerca aveva presentato la simulazione più convincente in grado di spiegare, con l'ipotesi dell'esistenza di un nuovo pianeta, le anomalie osservate nelle orbite dei corpi celesti nelle zone più lontane del Sistema Solare. Adesso, a distanza di otto anni, le prove a favore dell'esistenza di un corpo massiccio oltre l'orbita di Nettuno sono ancora più solide. "Gli indizi ci dicono che il Pianeta 9 esiste, ma non quale orbita percorra né quale posizione occupi nella sua orbita", dice Morbidelli. "Stiamo cercando prove indirette della sua esistenza", aggiunge, ma finora è stato davvero difficile studiare gli oggetti che si trovano oltre l'orbita di Nettuno. Così i ricercatori hanno deciso di concentrarsi sugli oggetti più vicini, quelli cioè che si trovano all'interno dell'orbita di Nettuno. "In questo caso - prosegue l'astronomo - ci aspettiamo una distribuzione radicalmente diversa a seconda che il Pianeta 9 ci sia o non ci sia". I nuovi dati sono stati quindi analizzati all'interno di due simulazioni (una con e una senza il Pianeta 9) e combinati con le forze note esercitate da altri pianeti e dalla Via Lattea. "Solo il modello con un pianeta in più spiega le osservazioni, portando acqua al mulino dell'ipotesi che esista questo pianeta fantomatico", osserva il ricercatore. Lo scenario che non considera il pianeta misterioso è invece "statisticamente respinto a un livello di confidenza di circa 5 sigma", scrivono i ricercatori citando il grado di approssimazione statistica per il quale è lecito parlare di una scoperta. La presenza del Pianeta 9, probabilmente una Super-Terra espulsa su un'orbita molto distante, sembra perciò l'ipotesi migliore per spiegare gli strani movimenti finora osservati ai confini del Sistema Solare, ma c'è ancora molto lavoro da fare in attesa di una prova definitiva. Un grande aiuto si attende dall'Osservatorio Vera Rubin, sulle Ande cilene: "Comincerà le osservazioni quest'anno e permetterà grandi progressi perché ogni settimana osserverà tutto il cielo, facendo un censimento completo degli oggetti trasnettuniani. Diamogli due o tre anni per scoprire il pianeta, anche se - conclude Morbidelli - non è detto che riesca a vederlo: se il Pianeta 9 si trovasse nel punto della sua orbita più distante dal Sole, potrebbe sfuggire perfino a questo telescopio". Nasce oggi Giovanni Keplero nato il 27 dicembre del 1571 a Weil, Wurttemberg. Scoprì le leggi omonime che regolano i movimenti dei pianeti. Una sua celebre frase, che dovrebbe far riflettere nell’epoca dell’opulenza, del consumismo e del superfluo, recita così: “La natura utilizza il meno possibile di qualsiasi cosa.”