Firenze, 3 febbraio 2024 - Il sapore del Natale dura fino a oggi, San Biagio. Una ricorrenza scaccia-malanni molto sentita nel milanese dove si usa mangiare l'ultimo panettone avanzato dalle feste. E che, vuoi per la crescente coscienza degli italiani anti-spreco, vuoi per la gola si sta diffondendo da Nord a Sud. L'usanza che il 3 febbraio, oltre alla benedizione della gola, a Milano si mangi il "panettone di san Biagio", nasce da una vecchia leggenda popolare, che racconta di una donna che, appena prima di Natale, si recò da un certo Frate Desiderio per fare benedire il panettone che lei aveva preparato per la sua famiglia. Il frate, molto occupato, rispose alla donna di lasciargli il dolce per qualche giorno per poi passare a ritirarlo: si occuperà di benedirlo non appena troverà un secondo di tempo. Passato il periodo di Natale, Desiderio rivide il panettone nella canonica: si era dimenticato di benedirlo. Essendo ormai secco, il frate pensò che anche la donna si fosse dimenticata e quindi se lo mangiò nei giorni successivi, per non rischiare di doverlo buttare. Pezzo dopo pezzo, dopo qualche giorno rimase il solo involucro vuoto. Il 3 febbraio, la donna però si ripresentò per avere indietro il suo panettone benedetto. Frate Desiderio, in canonica, scoprì con sua grande sorpresa che la carta era ancora gonfia, piena di un panettone grosso il doppio di quello che gli era stato lasciato. Il miracolo era accaduto il giorno di San Biagio. Da allora si usa consumare un panettone di San Biagio proprio il 3 febbraio. San Biagio di Sebaste, vescovo armeno martirizzato per la sua fede, visse tra il III e il IV secolo. È il santo protettore degli otorini e dai malanni della gola. Si ritiene sia stato medico e vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Era anche medico, tra i tanti miracoli che gli vengono attribuiti particolarmente conosciuto è quello della guarigione miracolosa di un bimbo a cui si era conficcata una lisca in gola, a cui fece mangiare un pezzo di pane indurito che lo liberò dalla lisca e lo fece tornare a respirare. Per questo in alcune zone d'Italia il giorno della ricorrenza è tradizione compiere una benedizione della gola con le candele benedette il giorno della Candelora, il 2 febbraio. Il panettone avanzato da Natale, ottimo anche se un po' raffermo, secondo la tradizione popolare va fatto benedire per avere le proprietà curative: basta mangiarne un pezzettino a colazione per scongiurare raffreddore e mal di gola. Il 3 febbraio in Lombardia, il dolce viene portato dai fedeli in chiesa e, durante la prima messa della giornata, il prete benedice il panettone rimasto dalle feste natalizie. Finita la messa, si mangia il dolce per benedire la gola e il naso. Nasce oggi Ferzan Ozpetek nato il 3 febbraio del 1959 a Fenerbahce. Oggi il noto regista, sceneggiatore e scrittore, compie 65 anni. Ha scritto: “Impara dai fiori a essere paziente, ad aspettare, perché i fiori lo sanno che dopo un gelido inverno arriva la primavera.”
Cronaca3 febbraio, si celebra San Biagio. Perché oggi si mangia l’ultimo panettone (scaccia malanni)