80 anni dopo l’ingresso del padre a Cortona Valdo Spini presente alla Liberazione della città

La cerimonia inizierà alle ore 10.30 il 7 luglio. Spini: “Non dobbiamo tradire il patrimonio di sangue e di sacrifici che ci ha consentito di partecipare come italiani alla guerra contro il nazifascismo”

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Arezzo, 6 luglio 2024 – 80 anni dopo l’ingresso del padre a Cortona Valdo Spini presente alla Liberazione della città

La cerimonia inizierà alle ore 10.30 il 7 luglio. Spini: “Non dobbiamo tradire il patrimonio di sangue e di sacrifici che ci ha consentito di partecipare come italiani alla guerra contro il nazifascismo”.

Il 7 luglio si svolgerà a Cortona (Arezzo) una cerimonia di commemorazione per gli 80 anni dalla Liberazione di Cortona, avvenuta il 3 luglio 1944: il presidente della Fondazione Rosselli Valdo Spini parteciperà alla giornata in qualità di relatore.

Alle ore 10.30 saranno posizionate corone in onore dei caduti di tutte le guerre mentre mezz'ora più tardi al teatro Luca Signorelli è in programma la conferenza 'Cortona e la Liberazione': oltre a Spini l'altro relatore sarà Mario Parigi come relatori. Parteciperanno anche gli studenti dell'Iss Luca Signorelli di Cortona. In serata, con inizio alle ore 21, alla cattedrale di S. Maria Assunta è in programma il concerto di Gabriele Agrimonti.

Spini si è detto “particolarmente onorato di intervenire alla manifestazione in quanto ottant'anni fa proprio mio padre, lo storico Giorgio Spini, entrò tra i primi a Cortona con l'VIII armata britannica, primo ufficiale italiano ad arrivare nella città Toscana”. Lo stesso Valdo Spini ha curato le memorie di guerra del padre ("La strada della liberazione”) in cui le vicende di Cortona, l'incontro con Pietro Pancrazi e con i partigiani, sono diffusamente raccontate.

“Non dobbiamo tradire - ha detto Spini - il patrimonio di sangue e di sacrifici che ci ha consentito di partecipare come italiani alla guerra contro il nazifascismo e di riconquistare il suo posto tra le nazioni libere e democratiche. Al contrario è ricollegandoci a questo patrimonio che possiamo valorizzare la sua eredità - la costituzione repubblicana- e rafforzare la coscienza democratica del nostro paese”.